Biblioteca di Muyinga: un gioiello architettonico in terra cruda
Realizzata dallo studio BC Architects, la biblioteca di Muyinga, nel Burundi, è un esempio di architettura moderna fusa a tecniche costruttive vernacolari. Interamente costruita in terra cruda e argilla, è stata studiata per essere un luogo dove dedicarsi allo studio e alla lettura e un punto d'incontro e d'interazione sociale.
Oggi torniamo a parlare di una biblioteca e di una bioedilizia messa al servizio delle popolazioni disagiate. Ci riferiamo, nello specifico, alla Biblioteca di Muyinga, nel Burundi, una struttura pensata non solo per coinvolgere ed insegnare agli abitanti del posto tecniche costruttive moderne ma anche per offrire loro un luogo di studio e d'interazione sociale.
Il progetto, opera dalla società BC Architects, ha preso le mosse, prima di tutto, da uno studio attento e meticoloso delle tradizioni edili locali. Una volta conosciute, i professionisti hanno pensato a come unirle alle loro conoscenze architettoniche e alle proprie esperienze.
(La Biblioteca di Muyinga vista dall'esterno. Fonte Inhabitat)
Più nello specifico, il team di BC Architects ha voluto riscoprire le materie prime africane con l'obiettivo di dare vita ad un edificio ecosostenibile e, dunque, a basso impatto ambientale e dai costi ridotti. La scelta è caduta sulla terra cruda. I blocchi di mattoni così formati, sono andati a comporre e definire l'involucro e la struttura portante della biblioteca. Il buon comfort interno, caratterizzato da una temperatura ideale e costante, senza perdite termiche, è garantito sia da questo genere di copertura, che dalle fessure lasciate sulle facciate esterne. In tal modo, si ottiene la circolazione naturale dell'aria negli ambienti. Questo accorgimento ha portato, inoltre, all'eliminazione dell'umidità, migliorando notevolmente il soggiorno degli ospiti.
Per il tetto sono state utilizzate tegole di argilla locali e la sua pendenza del 35% serve a proteggere i blocchi di terra cruda.
(Altra immagine esterna della biblioteca. Fonte europaconcorsi)
Scendendo più nel dettaglio, la biblioteca si sviluppa lungo uno spazio longitudinale, dove troviamo un portico, delimitato da una serie di colonnati. Quest'area si riscontra nelle classiche abitazioni del Burundi, poiché fornisce un ottimo riparo contro le forti piogge e la violenta irradiazione solare, opportunamente schermata per evitare il surriscaldamento delle stanze. Le medesime funzioni sono svolte dal porticato della biblioteca. Non solo, esso è considerato lo "spazio sociale" della costruzione. Quello in cui le persone s'incontrano, conversano, si scambiano notizie e pareri, intrattengono relazioni comunitarie. Per tale ragione, è sovradimensionato, ossia di dimensioni maggiori rispetto alla norma.
(Il porticato. Fonte kienviet)
La facciata frontale dell'edificio è composta da una serie di vetrate e da una porta finestra, allo scopo di creare un legame tra interno ed esterno, una continuità tra i due luoghi. Tale scelta architettonica contribuisce a fornire alle sale lettura un'illuminazione naturale e un suggestivo affaccio sulla piazza adiacente, circondata dalle Burundi's "milles collines".
(Sala lettura. Fonte trends)
Un lato della costruzione è delimitato da un muretto, studiato in un progetto di co-design con la comunità del posto e la ONG locale. Esso funge da ulteriore supporto e contenimento della biblioteca ed è stato realizzato con la tecnica della pietra a secco. Risulta, inoltre, di diverse altezze. È alto sulla parte della strada, per dare una maggiore sicurezza, e basso su quella della scuola, dove si trovano la piazza e il parco giochi.
(Sala lettura dei bambini. Fonte Inhabitat)
Lo spazio interno si compone di due zone, lungo le quali corrono altre colonne: una per gli adulti e una per i più piccoli. Quest'ultima è costituita da un salottino in legno, sormontato da un'amaca di corda, che i ragazzini possono usare per immergersi nella lettura. L'area dedicata ai "grandi", invece, presenta librerie, tavoli e sedie in legno.
(L'amaca dove i bambini possono rilassarsi a leggere. Fonte kienviet)
Le dimensioni di questa biblioteca, 140 metri quadri, la rendono un ambiente in grado di accogliere un numero consistente di persone e un posto dove trovare la tranquillità necessaria per studiare e leggere.
Autore
Dott.ssa Elisabetta Rossi