Casa 'parassita': la nuova frontiera della bioedilizia in legno

In provincia di Varese l'azienda BLM Domus ha realizzato l'ampliamento di una villetta unifamiliare attraverso la costruzione di una casa 'parassita' in legno: una struttura distinta dal punto di vista architettonico dall'abitazione principale ma legata a quest'ultima attraverso la condivisione di suolo e impianti.


Potrebbe sembrare una definizione negativa, in realtà, in campo architettonico, il termine 'parassita' indica una nuova frontiera del costruire che richiama un'antica pratica progettuale: quella di ampliare edifici e strutture urbane preesistenti con nuove costruzioni 'parassitarie', distinte sia formalmente che spazialmente dall'organismo ospitante ma, per necessità, legate a quest'ultimo dalla condivisione di suolo e di impianti. 

Ne è un esempio l'intervento di ampliamento di una villetta di Lissago, in provincia di Varese, ad opera dell'azienda BLM Domus, divisione del Gruppo Bevilacqua, specializzata nella realizzazione di case passive in legno e abitazioni in diverse classi energetiche. I proprietari avevano esposto all'azienda la necessità di ampliare la propria abitazione per dare spazio ad una nuova stanza da letto, destinata ad uno dei due figli. Il progetto, realizzato dall'architetto Giovanni Dal Cin, esperto in bioedilizia e architettura ecosostenibile, ha così portato alla creazione di una camera da letto aggiuntiva sfruttando parte del soggiorno preesistente e la realizzazione di una struttura 'parassita' in legno di 60mq, in cui è stata ricavata una nuova zona giorno e una veranda esterna: un nuovo fabbricato che, pur avendo una sua identità architettonica e strutturale, risulta perfettamente integrato con la villetta in muratura originaria.


(La casa 'parassita' di Lissago (VA) progettata e realizzata dalla BLM Domus - fonte: www.blmdomus.com)

Parassita e passiva

Il risultato del progetto è una vera e propria 'indigestione' di legno: realizzata completamente in abete e rivestita con pareti ventilate in larice, la struttura si presenta all'interno come un grande open space moderno e minimalista, illuminato da un'ampia finestra che si apre su tutta la parete verso il giardino.

Ma a caratterizzare la nuova casa 'parassita' non è solo la particolarità della sua struttura. Grazie all'impiego di tecniche costruttive all'avanguardia nel settore della bioedilizia e all'uso di materiali naturali e isolanti, il fabbricato ha potuto raggiungere elevati livelli di efficienza energetica, secondo i principi dell'architettura 'passiva'. Un telaio in legno di abete coibentato con fibra di legno e placcatura in fibrogesso è stato utilizzato per le pareti e, per aumentare l'isolamento, è stato applicato un ulteriore cappotto termico in fibra di legno. La pavimentazione è in legno di larice realizzata con solaio multibox e, per conferire al fabbricato un maggior senso di leggerezza, la struttura è stata avvolta da un'ampia veranda, anch'essa in legno, sostenuta da leggeri pilastri. 

Come spiegato dall'azienda, i committenti erano già orientati alla realizzazione di un fabbricato in legno, scelta che si è rivelata vincente soprattutto in un caso come questo, dove l'esigenza di ampliamento di una struttura preesistente necessitava di tempi rapidi di realizzazione e operazioni non troppo invasive. A tutto ciò si aggiungono i benefici in termini di benessere abitativo e di risparmio sui consumi che una costruzione di questo tipo può portare ai suoi abitanti, grazie alle ottime prestazioni energetiche ed acustiche raggiungibili. 

(Particolare della casa 'parassita' - fonte: www.blmdomus.com)

Tempi rapidi e costi certi

Un altro vantaggio della bioedilizia in legno, inoltre, è la possibilità di portare a termine un progetto in tempi molto rapidi. Nel caso dell'ampliamento della villetta di Lissago il processo più lungo è stato quello della progettazione e dell'assemblaggio delle pareti, avvenuto in azienda, mentre la fase di cantiere, escluso il tempo necessario alla realizzazione delle fondamenta in calcestruzzo, si è ridotto a pochi giorni, considerando che pareti e solai sono arrivati in loco già completi di impianti. 

Tutto ciò ha portato ad un ulteriore beneficio per i committenti, che in tutta la fase di montaggio della casa 'parassita', hanno potuto continuare a risedere nell'abitazione principale, senza alcun tipo di disagio. In più, la meticolosa fase di progettazione ha consentito di definire sin da subito i costi necessari alla realizzazione del fabbricato, evitando così il rischio di possibili 'sorprese' durante la fase di cantiere. 

Autore

Dott.ssa Elisa Di Mattia

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