
Case in legno sugli alberi - Il primo villaggio arboricolo in Italia
Una comunità italiana che vive sugli alberi composta da circa 15 persone che hanno scelto i boschi di castagno sui Monti Pelati nel Canavese, per realizzare un revival abitativo che coniuga perfettamente vita nella natura, sviluppo sostenibile e i comfort della modernità.
I contenuti del seguente articolo sono stati liberamente rielaborati dall'autore che ha preso spunto dall'ottimo articolo di Antonio Gregolin, che consigliamo vivamente di leggere.
" Il primo villaggio arboricolo realizzato in Italia, costituito interamente da case sugli alberi, si trova in Piemonte, alle pendici dei Monti Pelati "
( Immagine di una delle case sugli alberi del villaggio arboricolo sui Monti Pelati )
Un progetto di vita che è il desiderio di molti, vivere liberi e in simbiosi con la natura pura e semplice è la sfida che si sono proposti di affrontare gli abitanti di questa piccola comunità nata in un bosco di latifoglie sui Monti Pelati, nel Piemonte Occidentale.
(Immagine di una casa sugli alberi realizzata nel villaggio sui Monti Pelati)
Nel 2002 è iniziata la progettazione per avviare la realizzazione di quella che sarebbe divenuta nel giro di pochi anni una realtà abitativa di 7 unità, perfettamente integrata nella natura, con tanto di impianti elettrici, idrici, di riscaldamento, collegamento internet e telefonico, il tutto sfruttando materiali del posto o riciclati e rispettando i principi fondamentali della bioedilizia; per l'attuazione del progetto sono state utilizzate fonti di energia pulita e risorse naturali come materiali di coibentazione. Le unità abitative sono state costruite su alberi di castagno a circa 7 metri di altezza dal suolo, i sostegni sono costituiti da enormi travi di legno ( con lunghezze di circa 8 metri e peso di circa 5 quintali ), poggiate su grossi massi di roccia naturale; tutte le case presenti nel villaggio sono collegate da ponti e passerelle, rigorosamente in legno, che permettono di spostarsi senza mai scendere a terra.
Attualmente il villaggio è abitato da circa 15 persone compresa una bambina piccola, che ha avuto il privilegio di nascere nella casa sull'albero dei suoi genitori; per raggiungere le abitazioni si percorre una stretta e tortuosa strada di montagna con l'auto, fino a quando diventa necessario proseguire a piedi per arrivare in questo luogo incantato. Gli abitanti sono manager, farmacisti, biologi, infermieri, orafi e ricercatori, e a differenza di chi potrebbe pensare che sono degli eremiti, ogni giorno si spostano per andare nei loro rispettivi posti di lavoro, per poi la sera fare ritorno nel loro piccolo mondo, dove il grande spirito di adattamento e il sacrifcio, viene ripagato con l'esperienza unica di vivere sugli alberi a strettissimo contatto con la natura. L'ora del pranzo viene comunicata a tutti i componenti della comunità con il suono di una conchiglia, e tutti si riuniscono per mangiare in uno scenario del tutto esclusivo e spettacolare.
Un percorso creato tra filosofia naturale e principi della Bioedilizia, la realizzazione di questo piccolo villaggio è stato frutto di un vero e proprio lavoro di Ingegneria, e l'obiettivo di coniugare la creazione di un'opera di alta architettura, avvalendosi di scelte ecologiche sembra riuscito perfettamente.
Il bosco ha accettato i nuovi inquilini e le loro abitazioni, che adesso sono diventate parte integrante dell'ecosistema del posto; precedentemente questi boschi erano vittime di un eccessivo sfruttamento forestale che ne aveva causato un graduale ma importante impoverimento, che oggi si è ridimensionato, consentendo alla natura di questi luoghi di ritrovare il suo equilibrio.
( Scorcio del villaggio arboricolo nato in Italia )
Le case sugli alberi sono molto diffuse nei Paesi del Nord Europa, negli Stati Uniti, ma anche in altre parti del mondo ricoperte da zone boschive o forestali; si può parlare di una vera e propria moda che ha iniziato a dilagare nei primi anni '90, anche star internazionali come Tom Cruise e Justin Timberlake, hanno scelto di realizzare spazi abitativi sui rami degli alberi. In Italia questo descritto nell'articolo è il primo vero e proprio esempio di "comunità arboricola", considerando che le strutture sono state costruite per essere delle case in regola a tutti gli effetti, con tanto di progettazione ingegneristica e architettonica.
In Italia non esiste una normativa specifica che disciplina regole, permessi, certificazioni e quant'altro sia necessario per la costruzione di queste strutture, quindi diventa rilevante seguire le indicazioni contenute nel "testo unico sull'edilizia" , poichè la dottrina afferma che rientrano nella regolamentazione del testo indicato "tutti quei manufatti che, anche se non necessariamente infissi al suolo e pur semplicemente aderenti a questo, alterano lo stato dei luoghi in modo stabile, non irrilevante, non meramente occasionale".
" Se siete incuriositi e affascinati da quest'argomento, ma non al punto da scegliere la casa sull'albero come struttura abitativa, potreste provare a trascorrere qualche giorno in uno dei " villaggi di treehouse " presenti in Italia, togliere i piedi da terra e vedere tutto ciò che vi circonda da una prospettiva diversa."
I contenuti del seguente articolo sono stati liberamente rielaborati dall'autore che ha preso spunto dall'ottimo articolo di Antonio Gregolin, che consigliamo vivamente di leggere.
Maria Abbate
pubblicato il 04 Giugno 2013