Cemento mangiasmog: un'idea italiana

Arrivato in finale agli European Inventor Award 2014, l'innovativo cemento mangiasmog ideato da Luigi Cassar per Italcementi è in grado di ridurre sensibilmente l'inquinamento nelle aree urbane.


Un cemento autopulente e mangiasmog, in grado di resistere agli agenti inquinanti e di purificare l'aria. Si tratta del progetto TX Active, l'invenzione rivoluzionaria del professor Luigi Cassar, che ha conseniito a Italcementi - quinto produttore di cemento al mondo - di raggiungere la finale degli European Inventor Award 2014 nella categoria "Industry". E' lo stesso Cassar a spiegare la nascita e le principali caratteristiche di questa innovazione: "La prima messa in opera di questo speciale cemento fu per la costruzione della chiesa romana Dives in Misericordia firmata dall'archistar americana Richard Meier, con le sue vele di calcestruzzo bianche, enormi e scintillanti. Durante la costruzione della chiesa abbiamo potuto constatare che l'aria circostante la nuova struttura era effettivamente più pulita di prima. L'ossido di titanio presente nel nostro cemento infatti aveva accelerato l'ossidazione degli inquinanti nell'aria, rendendoli innocui per l'ambiente e per l'uomo. Test scientifici hanno in seguito confermato tale capacità mangia-smog, che acquisì immediatamente un posto di primo piano nelle strategie di sviluppo e marketing della società. In base a uno studio effettuato, le superfici rivestite con il prodotto di Italcementi riducono di circa l'70% l'ossido di azoto contenuto nell'aria. L'ossido di azoto costituisce il componente dannoso che contribuisce alla formazione delle polveri sottili ad altezza piuttosto bassa".

I ricercatori italiani guidati da Cassar hanno introdotto nella composizione del cemento il biossido di titanio, in grado di attivare le molecole di ossigeno presenti nell'aria. Ad essere avviato, il tal modo, è un processo di fotocatalisi che accelera il naturale processo di ossidazione, in virtù del quale l'ossigeno decompone i contaminanti e li trasforma in nitrati e carbonati, sostanze che vengono lavate dall'acqua piovana. "Un utilizzo costante ed esteso del prodotto all'interno della cerchia urbana" - ha sottolineato ancora Cassar - "migliorerebbe considerevolmente la qualità dell'aria. In una grande città come Milano ad esempio, i ricercatori hanno calcolato che, sulla base delle evidenze sperimentali, rivestire con prodotti a base di cemento contenenti Tx Active il 15% delle superfici urbane a vista consentirebbe di ridurre l'inquinamento di circa il 50%; oppure l'applicazione di mille metri quadrati di prodotto equivale a piantare 80 alberi sempre verdi o eliminare l'inquinamento provocato da 30 veicoli a benzina".

 Oltre alla chiesa Dives in Misericordia di Roma, tra gli edifici che hanno sfruttato l'innovativo cemento mangiasmog figurano il quartier generale degli uffici della Air France presso l'aeroporto internazionale Charles de Gaulle a Parigi, il nuovo centro di Ricerca & Innovazione di Italcementi a Bergamo e il Vodafone Village a Milano, l'opera maggiore finora realizzata con questo materiale (20.00 metri quadrati di superficie fotocatalitica).

Carlo Pesenti, consigliere delegato di Italcementi, ha commentato così la candidatura ricevuta dal gruppo grazie all'invenzione di Cassar:"La nomination degli European inventor award 2014 conferma il ruolo di primo piano della ricerca italiana nell'innovazione nei materiali per le costruzioni. Insieme a TX Active, nato nei laboratori Italcementi, sono diversi i prodotti sviluppati in Italia che contribuiscono all'evoluzione del settore delle costruzioni all'insegna della sostenibilità e di performance innovative. Italcementi è protagonista in questo ambito, oltre che con TX Active, anche con prodotti come il cemento trasparente sviluppato per il padiglione italiano all'Expo di Shanghai e il cemento biodinamico che sarà utilizzato per la realizzazione di Palazzo Italia, destinato a essere luogo-icona di Expo 2015. Materiali che è stato possibile sviluppare grazie a investimenti significativi nella ricerca e a una visione del futuro del settore sempre più caratterizzato da prodotti che alla tradizionale affidabilità e durabilità del cemento aggiungono nuove performance ambientali e architettoniche. I ricercatori di i.lab, il centro ricerca e innovazione Italcementi, lavorano quotidianamente alla messa a punto di nuovi prodotti e applicazioni in grado di offrire le migliori soluzioni per la building community, con un giro d'affari specifico che supera il 5% del totale delle vendite del Gruppo e con un significativo contributo ai risultati operativi".

Autore

Dott. Andrea D'Ammando

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