Home Cafè: il caffè giardino di Pechino e Tianjin

Nel cuore di Pechino e Tianjin, lo studio di architetti Penda ha costruito due caffè speculari, caratterizzati dall'inserimento di moduli flessibili, contenenti fioriere con piante di diverse specie. Un progetto volto a creare un'oasi di aria pura nelle due città considerate tra le più inquinate del Paese.


Un caffè giardino nel cuore di Pechino e Tianjin, due tra le città più inquinate della Cina, per regalare alle persone un'oasi di aria pulita, relax e tranquillità. È questa l'ultima frontiera della bioedilizia e del riciclo creativo, un modo diverso e innovativo di creare un ambiente lontano dal caos metropolitano ma soprattutto libero dallo smog.

Il progetto dell'Home Cafè è stato realizzato e ideato dallo studio di design Penda, su richiesta del gruppo cinese Hongkun. L'intenzione dell'equipe è stata quella di diventare il precursore di un nuovo modo di costruire, di un'architettura modulare, pronta a cambiare aspetto a seconda delle esigenze dei visitatori e dei proprietari e in grado di accogliere in sé i vantaggi dei luoghi aperti.

Panoramica della caffetteria(Panoramica della caffetteria)

Queste caffetterie sono state allestite in spazi molto ampi, che ricordano, per certi versi, dei loft ricavati da ex fabbriche, con i soffitti alti, le finestre grandi e i lucernari. Le vetrate, distribuite in parti strategiche, donano agli interni un'abbondante luminosità e fanno emergere il calore degli arredi e delle lampadine.

Le pareti, lasciate grezze, solo con l'intonaco, collegano tutte le zone dei locali e la copertura. Una scelta che si amalgama perfettamente al sistema di griglie in acciaio riciclato, dipinto di nero, disposto in orizzontale e in verticale per la lunghezza e la larghezza dell'ambiente. Le barre sono quelle usate, di solito, per formare l'armatura del calcestruzzo e sono state saldate l'una all'altra allo scopo di costituire gruppi di reticoli replicati più volte. Tale intelaiatura può essere organizzata, per come è stata concepita, in maniera differente ogni qual volta lo si desidera. Quindi, i visitatori potrebbero, ad esempio, ritrovarsi ad entrare in un locale "nuovo" rispetto a quello visto il giorno prima.

Un dettaglio della parete grezza(Un dettaglio della parete grezza)

Inseriti in questi moduli ci sono dei vasi in bambù contenenti la novità più importante del progetto, quella che rende le caffetterie uniche nel loro genere: le piante. Le specie sono piuttosto semplici da coltivare e curare, ovvero felci, edere e varie tipologie di piante aromatiche. Le edere, in particolare, quando cresceranno si "arrampicheranno" e "svilupperanno" lungo la griglia, dando origine a micro giardini pensili e a pareti verdi. Queste stesse fioriere potranno essere spostate in punti diversi, creando "disegni" mai uguali ai precedenti.

Le fioriere in bambù(Le fioriere in bambù)

In alternanza alla vegetazione, inseriti sempre nei contenitori, si trovano libri di vario genere. L'illuminazione artificiale è fornita, invece, da numerose lampadine aggrappate alla rete d'acciaio del soffitto e posizionate ad altezze differenti per donare alle sale un carattere maggiore e un ulteriore senso di profondità. Esse creano interessanti giochi di ombra e luce, favoriti anche dalla diversa densità degli ornamenti (ci riferiamo ai testi e alle piante).

I mobili in legno e le fioriere in bambù(I mobili in legno e le fioriere in bambù)

L'arredamento è minimalista, moderno e lineare. Divani in pelle sono disposti a ridosso delle vetrate, addobbate da tende di un pallido verde militare. Al centro delle caffetterie vi sono tavoli e sedie in legno grezzo, la cui tonalità richiama e si sposa bene al bambù dei vasi. La decisione di optare per componenti di arredo poco invasivi a livello estetico, deriva dalla volontà dei progettisti di porre in risalto la vegetazione e di trasmettere agli ospiti la sensazione di trovarsi in un vero giardino.

Il risultato è un interessante miscela di profumi aromatici naturali, di caffè appena fatto e di dolciumi, in un ambiente che è una futuristica fusione tra interno ed esterno, un esempio sicuramente da imitare anche altrove, soprattutto in quelle città assediate da un'irrefrenabile crescita urbanistica e private di un adeguato numero di aree verdi.

I divani in pelle a ridosso delle finestre(I divani in pelle a ridosso delle finestre)

Lo studio Penda, nato nel 2012, è composto da un collettivo di architetti e vanta, nonostante sia stato fondato di recente, già due sedi, una a Vienna e una a Pechino. Il team, guidato da Chris Precht e Dayong Sun, è animato da creatività, innovazione, amore per la tradizione e tutela ambientale. In ogni progetto, il gruppo tiene conto del sito e delle intenzioni dei committenti, cercando la soluzione migliore per accordare questi due aspetti. Le opere sono una perfetta intersezione tra sostenibilità, lavoro artigianale e tecniche costruttive all'avanguardia.

Le luci pendenti dal soffitto(Le luci si trovano a diverse altezze e sono di forma diversa)

In una recente intervista Precht ha sottolineato quanto, al giorno d'oggi, la gente sia alla ricerca "dell'imperfezione nelle cose, un'imperfezione che si può ottenere solo con l'utilizzo di materiali naturali". Usare vetro e acciaio in eccesso, secondo lui, non va bene, bisogna riscoprire l'importanza e le incredibili peculiarità di materie prime offerte dall'ambiente, tra le quali spicca il bambù.

L'Home Cafè è la più chiara rappresentazione di questo concept e "offrirà alle persone – ha dichiarato l'equipe Penda - non solo prodotti di qualità ma anche un'oasi verde nel mezzo di città inquinate".


Fonti
Architettura ecosostenibile
Dezeen
Archdaily 

Foto
Designboom 

Autore

Dott.ssa Elisabetta Rossi

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