La bioedilizia e le case in terra cruda. Dalle antiche costruzioni alle novità più recenti

Salubre, economico, ecologico, di facile reperibilità, con ottime qualità isolanti e adatto all'autocostruzione, la terra cruda è uno dei materiali prediletti dalla bioedilizia. Riscoperto negli ultimi anni per la sua ecologicità, per molti secoli è stato tra i materiali più utilizzati dall'uomo per la costruzione della propria abitazione.


Forse stupirà sapere che circa il 30% della popolazione mondiale abita ancora in case costruite in terra cruda. Certamente le costruzioni in terra cruda risalgono agli albori della civiltà. Basti pensare che era proprio la terra cruda il materiale principale utilizzato per la costruzione degli edifici dell'antica civiltà babilonese. Tuttavia, non è necessario andare troppo lontano nel tempo e nello spazio per avere esempi di costruzioni realizzate mediante l'utilizzo del materiale più economico e più facilmente reperibile sul pianeta. Anche in alcune zone d'Italia, prima che il boom economico diffondesse su scala quasi totale l'uso del cemento armato per le costruzioni, le costruzioni in terra cruda erano la norma. L'utilizzo della terra cruda come materiale per le strutture portanti è stato abbandonato nel nostro paese negli anni Cinquanta, ma negli ultimi anni la presa di coscienza per le problematiche ambientali e la diffusione anche nel settore edilizio dei principi di eco-compatibilità dei materiali e di salvaguardia della salute del pianeta e dei suoi abitanti ha favorito una riscoperta di questo antico materiale costruttivo, tanto che la terra cruda è diventata uno dei materiali prediletti dalla bioedilizia grazie alle proprietà di questo materiale.

Proprietà della terra cruda

Nel suo "Manuale di bioedilizia", U. Wienke sostiene che le costruzioni in terra cruda «sono ritenute molto salubri perché possiedono proprietà igrotermiche molto vantaggiose che conferiscono agli ambienti un equilibrato clima interno. Grazie al loro elevato spessore e peso, i muri costruiti in terra cruda sono buoni accumulatori di calore e possiedono buone proprietà fonoisolanti». Inoltre, prosegue Wienke nella sua descrizione di questo materiale, «la terra argillosa è abbondantemente disponibile e si trova quasi dappertutto, spesso direttamente sull'area di costruzione, quindi i trasporti sono minimi. Costruire in terra cruda è anche economico […]. La lavorazione della terra cruda non comporta rischi per la salute. Lo smaltimento, dopo la demolizione, non causa problemi; il materiale inumidito può essere riutilizzato oppure restituito alla natura, spesso anche senza trasportarlo in discarica». [1]

Volendo schematizzare quanto sostenuto da Wienke, possiamo affermare che la terra cruda

  • è un materiale salubre
  • è un materiale economico
  • è facilmente reperibile sul posto
  • conferisce all'ambiente interno un clima equilibrato
  • è un regolatore naturale dell'umidità
  • possiede ottime qualità isolanti termiche e acustiche
  • la sua lavorazione richiede poca energia
  • il suo smaltimento comporta una bassa produzione di rifiuti

Grazie a queste eccellenti proprietà la terra cruda nel corso dei secoli è stata utilizzata sia come materiale costruttivo vero e proprio, per la realizzazione delle murature portanti degli edifici, sia come materiale per le finiture. Attualmente in Italia, a differenza di quanto accade in altri paesi, non è possibile realizzare le murature portanti con questo materiale. Manca nel nostro paese una vera e propria normativa che ne accerti le qualità strutturali e che stabilisca degli standard da seguire per la realizzazione di strutture non solo ecologiche, ma anche sicure e durevoli. In assenza di normativa, in Italia la terra cruda viene utilizzata principalmente per la realizzazione di finiture, muri di tamponamento, pavimenti o intonaci. 

Muro in mattoni di terra cruda

(Muro in mattoni di terra cruda)

L'uso strutturale della terra cruda nel nostro paese è limitato a interventi di restauro conservativo di strutture già esistenti. In Italia, infatti, sono moltissimi i territori dove fino a pochi decenni fa le costruzioni in terra cruda costituivano la norma, soprattutto in presenza di terreni argillosi. Le maggiori concentrazioni di edifici in terra cruda si trovano in Sardegna, in particolare nella zona campidanese, e in Piemonte, in particolare nell'alessandrino, ma non mancano esempi di costruzioni in terra cruda ancora esistenti anche in altre regioni d'Italia (Calabria, Basilicata, Marche e Abruzzo in particolare). 

Le strutture in terra cruda

Trattandosi di un materiale facilmente reperibile sul posto, i tradizionali edifici in terra cruda esistenti sono realizzati realizzati per lo più in auto-costruzione, con tecniche costruttive tramandate nei secoli di generazione in generazione, e con una gran varietà di impasti possibili, a seconda della tipologia di terreno che si ha a disposizione. A prescindere dalle differenze nella tipologia di terreno e nella tecnica costruttiva, in linea generale una costruzione in terra cruda è realizzata mediante l'uso di terra argillosa prelevata dallo strato immediatamente successivo a quello arabile (quest'ultimo non è adatto alla costruzione, poiché ricco di humus), fatta stagionare per periodi variabili di tempo e impastata con materiali inerti di vario tipo. Una volta ottenuto l'impasto si procede alla costruzione dei muri degli edifici (al di sopra delle fondazioni, realizzate solitamente in pietra, per evitare la risalita dell'umidità), utilizzando prevalentemente due tecniche costruttive: il pisé e l'adobe. In Italia è più frequente l'uso dell'adobe, ma in territorio piemontese non mancano esempi di strutture costruite mediante pisé. 

  • Pisé o terra battuta: secondo questa tecnica costruttiva l'impasto di terra e inerti è utilizzato direttamente in opera per la realizzazione della muratura, mediante l'ausilio di alcune casseforme in legno posizionate immediatamente al di sopra delle fondazioni in pietra, all'interno delle quali l'impasto fangoso viene battuto mediante appositi strumenti per per eliminare i residui di acqua e per compattare il materiale. Al termine della costruzione muraria le casseforme in legno sono eliminate lasciando il muro libero di asciugarsi del tutto. Le costruzioni di questo tipo vanno protette dall'umidità di risalita e dalla pioggia. Per questo motivo solitamente sono intonacate e sono realizzate al di sopra di uno zoccolo in pietra che può o meno prevedere la presenza di uno strato di mattoni cotti, al di sopra del quale viene eretta la muratura cruda. 

Costruzione di un muro in terra cruda con tecnica del pisé

(La costruzione di un muro in terra cruda mediante tecnica del pisé)

  • Adobe o mattoni crudi: A differenza delle murature in pisé, l'adobe prevede la realizzazione preventiva di mattoni in terra cruda, da mettere in opera successivamente all'essiccazione, come qualsiasi altro tipo di mattone. In questo caso, l'impasto di terra e inerti viene posizionato all'interno di alcuni stampi mediante i quali si ricava la forma standard dei mattoni. Prima di essere posti in opera, i mattoni vengono fatti essiccare all'aria aperta (al sole o all'ombra) per periodi di tempo variabili a seconda del clima locale. 

Mattoni in terra cruda al sole

(Mattoni in terra cruda al sole per l'essiccazione)

Come si anticipava, se si escludono gli interventi conservativi sul patrimonio edilizio in terra cruda già esistente, in Italia queste tecniche costruttive non possono essere utilizzate per la realizzazione di murature portanti. L'uso di questo materiale, sotto forma di intonaci, mattoni crudi o pannelli prefabbricati si limita, quindi, alle finiture o alla realizzazione di muri interni, muri di tamponamento, controsoffittature, pannelli isolanti, pavimenti e rivestimenti

Pannello in terra cruda

(Pannelli in terra cruda. Da http://www.bioterraitalia.com/)

Non mancano, tuttavia, anche in Italia alcune innovative sperimentazioni nell'uso della terra cruda come materiale costruttivo, che prevedono la combinazione di questo antico materiale con altri materiali in funzione portante. Un interessante esempio di queste sperimentazioni sono alcune recenti fachwerkhaus realizzate in Alto Adige mediante la combinazione legno-terra cruda. In questi interessanti tentativi di riscoperta in chiave contemporanea di questo materiale ancestrale, la struttura portante degli edifici è realizzata in legno, mentre i mattoni crudi misti a paglia sono utilizzati per il riempimento delle pareti. Il risultato combina le ottime qualità strutturali e antisismiche del legno alle proprietà ecologiche e salubri della terra cruda. 

[1] U. Wienke, Manuale di bioedilizia, Dei, 2004

Per saperne di più si consiglia la lettura di:
-R. Mattone, M. Mattone, C. Robboni, Il paesaggio delle case in terra cruda, L'Artistica Editrice, 2010
-Maria Luisa Germanà, Rosalba Panvini (a cura di), La terra cruda nelle costruzioni. Dalle testimonianze archeologiche all'architettura sostenibile, Nuova Ipsa Editore, 2008
-Gianni Scudo, Sergio Sabbadini, Le regioni dell'architettura in terra. Culture e tecniche delle costruzioni in terra in Italia, Maggioli Editore, 1997

Autore

Dott.ssa Serena Casu

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