LEAPrus 3912: l'eco-hotel prefabbricato più alto d'Europa è 'made in Italy'

Tra i monti del Caucaso, a 4000 metri d'altezza, sorge un'affascinante struttura ricettiva completamente prefabbricata ed ecosostenibile. Progettato da un team di architetti torinesi, il rifugio è dotato di tecnologie all'avanguardia che lo rendono energeticamente autosufficiente.


Parla italiano l'eco-hotel prefabbricato più alto d'Europa. Si chiama LEAPrus 3912 ed è il risultato di un ambizioso progetto 'partorito' dalla LEAPfactory, studio di architettura torinese specializzato nella realizzazione di soluzioni costruttive 'ad alta quota', sostenibili ed energeticamente autosufficienti. 

Già noto per aver realizzato un rifugio modulare ed ecosostenibile sul Monte Bianco, il team di progettisti piemontese ha come obiettivo principale quello di reinterpretare la relazione tra uomo e natura sfruttando l'ambiente naturale come laboratorio di sperimentazione. La filosofia di LEAPfactory si basa infatti su un nuovo approccio al territorio in cui la cultura dell'abitare e del vivere sono strettamente connesse all'ambiente e alla sostenibilità energetica. Le strutture sono tutte prefabbricate e ad impatto zero, nel pieno rispetto dei luoghi sensibili e da proteggere. 

(Un'affascinante immagine del rifugio LEAPrus sul ghiacciaio del monte Elbrus, Caucaso settentrionale)

Ecosostenibilità a quota 4000 metri 

Per la realizzazione di LEAPrus 3912 sono stati impiegati 10 mesi di lavorazione, più venti giorni 'in loco' prima dell'apertura al pubblico. Dopo aver terminato i lavori a settembre, la struttura ricettiva è stata aperta ai 'temerari' scalatori che vorranno raggiungerla. Sì perchè l'affascinante eco-hotel progettato dalla LEAPfactory si trova a 4000 metri d'altezza (esattamente a 3912 metri, da qui il nome) sul monte Elbrus, vulcano inattivo della catena settentrionale del Caucaso, in territorio russo, a metà strada tra il Mar Nero e il Mar Caspio. Vetta più alta dell'Europa geografica, l'Elbrus è compreso tra le Seven Summits, le sette cime più alte di ciascun continente. 

La creazione della stazione ricettiva è stata commissionata dal North Caucasus Mountain Club, società russa che si occupa della promozione e dello sviluppo turistico nella regione del Caucaso settentrionale. La realizzazione di LEAPrus 3912 rappresenta infatti il primo passo per la riorganizzazione dell'ospitalità sul monte Elbrus, situato in una regione dall'enorme potenziale turistico, grazie alla bellezza dei paesaggi naturali e alla storia che caratterizza queste terre. La struttura è situata lungo la via di salita alla montagna, sull'immenso ghiacciaio del versante meridionale, a poche centinaia di metri dallo storico rifugio Priut 11, distrutto da un incendio negli anni '90. 

(Una spettacolare prospettiva dell'eco-hotel)

La struttura

LEAPrus è composto da quattro strutture modulari completamente prefabbricate, realizzate in Italia e successivamente trasportate sul monte Elbrus via elicottero per essere montate in loco da un team di tecnici specializzati nel luglio scorso. 
Per la progettazione della struttura ricettiva, la cui superficie è di 139 mq, sono stati realizzati 19 moduli con scocca in composito, dedicati alla zona notte e giorno e 13 moduli in cui trova spazio un sofisticato impianto per la produzione di energia oltre ai servizi igienici. 
Dopo il collaudo degli impianti tecnologici, nei primi giorni di settembre LEAPrus ha avviato la sua attività, ospitando 49 posti letto, un soggiorno-ristorante, cucina, servizi igienici, reception e alloggio per gli addetti. 

Le strutture dell'affascinante rifugio sono state realizzate con materiali di altissima qualità e durevoli nel tempo, caratterizzate da avanzatissime tecnologie nell'ambito della sostenibilità ambientale. La scocca esterna è coibentata e realizzata in legno e materiali di riciclo dotati di certificazione ecologica. La futuristica struttura tubolare del rifugio è funzionale a ridurre gli interventi di manutenzione, perchè impedisce alla neve di restare troppo tempo sulla struttura. L'aspettativa 'di vita' prevista per LEAPrus è di circa 50 anni. 

(Il panorama che gli ospiti possono ammirare dall'interno del rifugio)

Efficienza energetica, comfort e design

Obiettivo principale dei progettisti della LEAPfactory è stato quello di realizzare una struttura in cui poter coniugare efficienza energetica e comfort abitativo. Grazie ai materiali e alla messa in campo di tecnologie all'avanguardia LEAPrus è infatti un insediamento energeticamente autosufficiente. Gli involucri della strutture sono ad alta efficienza energetica contribuendo così a ridurre drasticamente il fabbisogno energetico per l'illuminazione, il riscaldamento, la ventilazione interna e la produzione di acqua calda sanitaria. 

Nello specifico, per la produzione di energia, è stato istallato un impianto ibrido autonomo che integra le fonti utilizzate, con un parco di accumulo ecologico al sodio. Per il recupero termico è stato progettato un sistema di ricircolo dell'aria interna, mentre per ridurre i consumi energetici dell'illuminazione è stato applicato un sistema a led. Per contrastare le bassissime temperature esterne è stato scelto un riscaldamento a pavimento, mentre per alimentare l'impianto idrico-sanitario è stato implementato un sistema di fusione della neve. Grazie ad un depuratore delle acque reflue, inoltre, viene abbattuta la dispersione di inquinanti organici nell'ambiente. Un controllo da remoto e via satellite dell'intero sistema permette di agevolare in maniera efficace la struttura durante tutto l'anno. 

Non mancano poi, gli accorgimenti che caratterizzano gli allestimenti interni. Per offrire agli ospiti del rifugio maggior comfort e benessere il design degli abitacoli è stato concepito nel segno dell'eleganza e della funzionalità, oltre che durabilità nel tempo. Il tutto condito da un rapporto visivo con il panorama circostante che toglie letteralmente il fiato. 

Il video in timelaps che racchiude in pochi minuti le fasi di montaggio e installazione di LEAPrus

Autore

Dott.ssa Elisa Di Mattia

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