Realizzare case-container con gli scarti dell'industria automobilistica. Il progetto a Detroit

A Detroit è in progetto la conversione dei terreni abbandonati in terreni agricoli. Ciascun terreno sarà dotato di una casa-container indipendente, realizzata mediante riciclo e riutilizzo degli scarti dell'industria dell'auto.


Un tempo capitale dell'industria automobilistica statunitense, da diversi decenni la città di Detroit vive una profonda crisi economica e sociale, che l'ha portata tra l'altro al dimezzamento della popolazione (passata da 1,8 milioni di abitanti negli anni Cinquanta 1950 ai circa 700 mila di oggi), fino alla dichiarazione di bancarotta nel luglio dello scorso anno. Nonostante la crisi, però, il legame della città con l'industria dell'auto non sembra essersi spezzato, e si ripropone oggi in una nuova veste, attraverso il riciclo degli scarti dell'industria automobilistica, riutilizzati per la realizzazione di nuove case agricole nell'ottica di una rinascita sostenibile di Detroit.

Una delle aree industriali abbandonate. L'ex fabbrica Packard

(Una delle aree industriali abbandonate di Detroit. Fino alla fine degli anni Cinquanta questa era la sede della Packard, casa costruttrice di automobili di lusso)

Il progetto, presentato pochi giorni fa, nasce da una collaborazione tra la General Motors e la Michigan Urban Farming Initiative (MUFI), associazione noprofit che promuove lo sviluppo e la diffusione dell'agricoltura urbana come strumento sostenibile per superare la crisi e ridurre le disparità socio-economiche favorendo lo sviluppo di relazioni comunitarie tra i cittadini. La presenza di numerosi terreni abbandonati nella città di Detroit ha spinto l'associazione a muoversi per il loro recupero e per la loro trasformazione in terreni agricoli, con lo scopo di dimostrare la possibilità di una rinascita della città economicamente e ambientalmente sostenibile. Nelle intenzioni dell'associazione, ciascun terreno recuperato e riconvertito in suolo agricolo sarà dotato di una casa indipendente realizzata con prodotti e materiali di scarto provenienti proprio dall'industria dell'auto. 

Le case-container

Il progetto pilota è stato messo a punto con la collaborazione della TAKD Design e dell'Integrity Building Group of Detroit, e prevede la realizzazione di una piccola fattoria in un terreno abbandonato convertito in terreno agricolo, la cui abitazione sarà realizzata mediante il riciclo di un container. Per circa un anno la questa casa-container sarà abitata da uno studente universitario coinvolto nel progetto di incremento dell'agricoltura urbana sui terreni dismessi, che si occuperà di monitorarne lo sviluppo vivendo all'interno della nuova abitazione e provvedendo alla coltivazione del terreno e alla gestione di questa prima piccola fattoria urbana. 

Il progetto di casa-container a Detroit

(Il progetto di casa-container di Detroit)

La casa sarà realizzata attraverso il riciclo di un classico container standard solitamente utilizzato per il trasporto di materiali e merci, proveniente dalle fabbriche General Motors. L'abitazione di circa 30 metri quadrati sarà completata nei prossimi giorni e sarà composta da due camere, una cucina, un bagno e una veranda esterna. Non solo la struttura di base, ma anche le finiture e alcuni elementi d'arredo sono realizzati mediante il recupero e il riciclo di materiali e prodotti di scarto dell'industria dell'auto. I responsabili di General Motors, durante la presentazione di questo progetto nei giorni scorsi, hanno fatto sapere che circa l'85% dei prodotti presenti all'interno di questa prima abitazione provengono dal riutilizzo dei prodotti di scarto delle loro fabbriche (pannelli insonorizzanti delle automobili, contenitori metallici, gli armadietti degli spogliatoi, alcune pedane in legno, pannelli di legno provenienti dalle casse utilizzate per le spedizioni e così via) e si inseriscono in un più ampio progetto di GM per la riduzione dei rifiuti delle attività industriali.

Lo scopo del progetto è ovviamente duplice. Da un lato si vuole dimostrare la possibilità di una nuova rinascita della città di Detroit, che passi attraverso il recupero dei suoi terreni e il loro sfruttamento ai fini agricoli. Dall'altro si vuole evidenziare come la nuova rinascita debba inevitabilmente creare stili di vita più sostenibili, sia dal punto di vista economico che ambientale. Riutilizzare materiali di scarto industriali che altrimenti sarebbero finiti in discarica è un primo passo in questa direzione, e contribuisce certamente a mantenere saldo il legame identitario della città con la sua industria simbolo. 

Autore

Dott.ssa Serena Casu

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