Roma Tre vince al Solar Decathlon Europe 2014 svoltosi in Francia

Il progetto italiano del team dell'università Roma Tre ha vinto il Solar Decathlon Europe e si aggiudica riconoscimenti anche dal presidente della Regione Lazio. L'architettura sostenibile del RhOME denCity passa al vaglio degli esperti per tradurla in realtà. La bioedilizia potrebbe risolvere molti problemi abitativi della Capitale.


È l'Italia, rappresentata dall'eccezionale team di RomaTre con il suo progetto RhOME for DenCity, a salire sul podio come vincitrice del Solar Decathlon Europe 2014, concorso europeo tenutosi a Versailles (Francia) dal 28 giugno al 14 luglio. Inaugurato nel 2002 per iniziativa del Dipartimento dell'Energia (Department of Energy, DOE) degli U.S.A. il Solar Decathlon è un concorso a premi aperto al pubblico. esso unisce le più grandi università provenienti da tutto il mondo per progettare, costruire e gestire su vasta scala case interamente funzionanti ad energia solare.

 

Rhome Fro DenCity campioni del mondo nel Sola Decathlon Europe 2014(RhOME For denCity campioni del mondo nel Sola Decathlon Europe 2014
- Credit Foto: RhOME for denCity)

 

L'equipe italiana è campione del mondo in Architettura sostenibile in un contest che ha visto la partecipazione di 26 edifici, realizzati dalle università delle 16 nazioni concorrenti, e di ottantamila visitatori.  Il progetto vincitore, chiamato appunto Rhome for DenCity, è costituito da un'unità abitativa di 65 metri quadrati.

A fondamento del prototipo vi è il tentativo di dare una risposta ad uno dei problemi concreti vissuti quotidianamente nelle grandi città: quello del degrado architettonico, urbano e sociale. La soluzione si basa sull'elaborazione di un metodo di insediamento replicabile, che può rigenerare le città esistenti. Il progetto, pensato per Roma, affronta difficoltà globali partendo dalla soluzione del problema locale. Il team stesso sostiene di voler trasmettere alle persone il principio base: "pensare globalmente, agire localmente".

 

RhOME For denCity, progetto visto esternamente(RhOME For denCity, progetto della casa visto esternamente - Credit Foto: RhOME for denCity)

 

Il progetto Rhome for DenCity si può adattare ad ogni contesto che abbia problematiche simili a quelle della città capitolina. L'idea guida è quella della realizzazione di una Smart City.
Il progetto ruota intorno a delle "parole-chiave" o "concetti", come ad esempio "rigenerazione", "rapidità", "relationship", "riutilizzo" e "riduzione".

Il termine "rigenerazione" si rifà all'idea di un luogo Smart, nel quale vi è condivisione e utilità.
Servizi e funzioni, legati alla casa, portano il cittadino a condividere con i vicini delle realtà. Per questa ragione è spinto verso l'esterno e indotto a migliorare il quartiere. È ideato anche un sistema di car pooling e di car sharing, dove ogni abitante può contare sulla disponibilità di auto che gli vengono assegnate. L'idea di fondo è proprio la condivisione.
Per quanto riguarda la casa, tutti i suoi spazi, interni ed esterni, sono concepiti ed utilizzati in modo sapiente ed intelligente.

 

RhOME for denCity, visione interna dell'alloggio(RhOME for denCity, visione interna dell'alloggio  - Credit Foto: RhOME for denCity)

 

Gli edifici si fondano anche sulla rapidità della sua realizzazione e sulla tecnologia che li fa essere "intelligenti".  Essi sono progettati in modo da essere assemblati ed eretti in maniera veloce, senza errori o problemi. Questo consente un facile controllo dei costi e dei tempi di attuazione.
Le strutture solo altamente efficienti, ma nello stesso tempo efficaci e semplici.

Quando si parla di "relationship" si fa riferimento alla teoria di un cittadino intelligente che vive di informazioni. La comunità è intesa come "condivisione di conoscenza" e continua crescita. Fondamentale è quindi fornire informazioni giuste che mettano il cittadino in grado di fare azioni positive per sé e per gli altri.  

Lo sfruttamento consapevole e razionale delle risorse rientra nella politica del "riutilizzo". I materiali sono scelti con saggezza e rientranti nei cicli intelligenti tesi a ridurre l'impatto ambientale. I singoli elementi partecipano ad un sistema unico, nel quali i rifiuti di un processo diventano risorsa di un altro.

Integrando tutti gli elementi del progetto si ha la "riduzione" dei consumi. Non è fondamentale solo cosa si consuma ma anche quanto. per tale ragione si ricercano tutti i metodi utili a sfruttare la meglio ogni prodotto o servizio.

 

RhOME for denCity, interno dell'alloggio, zona cucina(RhOME for denCity, interno dell'alloggio, zona cucina - Credit Foto: RhOME for denCity)

 

La ricerca del team non si è limitata a classificare i singoli edifici, ma ha analizzato i singoli lotti. Ogni abitante satura quel determinato lotto in base alle proprie possibilità economiche.

Obiettivo principale di RhOME for DenCity è quello di trovare e potenziare i punti forza delle aree interessate, valorizzando così il tessuto urbano. In questo caso,
sono stati privilegiati l'acquedotto, le rovine e l'ambiente naturale. Il progetto quindi preserva il paesaggio e i parchi, analizza la mobilità e la fruibilità urbana puntando al miglioramento dei servizi. L'insediamento segue due principi: la conservazione e l'integrazione degli edifici architettonici di qualità, che vengono inglobati nel nuovo quartiere; la demolizione o riduzione delle residenze con scarsa peculiarità e in posizione non conforme al paesaggio.

La casa è stata costruita con un sistema di costruzione "a secco", leggero e veloce da assemblare. È robusta, energeticamente efficiente e impiega fonti rinnovabili. Ottimizza le risorse climatiche e i materiali locali. È ecosostenibile.  Lo spazio si articola intorno ad un nucleo 3d, rappresentante il centro strutturale dell'abitazione. Da qui si definiscono le altre aree che la compongono, cioè la cucina, il soggiorno e la camera da letto. Delle logge, poste nei due angoli opposti, proteggono le finestre e conferiscono uno schema originale. Il soggiorno e la camera da letto, i due spazi "pubblici", deputati alla vita sociale ed intima, hanno un contatto diretto con il mondo esterno, ricevendo luce naturale adatta alla loro funzione.

 

RhOME fon denCity, Pianta dell'alloggio(RhOME fon denCity, Pianta della casa - Credit Foto: RhOME for denCity)

 

Strutturalmente parlando la casa ha un primo piano in cemento armato, che sostiene gli ulteriori quattro piani e la copertura in legno leggero, realizzato con la tecnologia di telaio-muro (Platform Frame).
Questo primo piano è costituito da un nucleo centrale di pareti strutturali, dove vi è un reticolo di travi 3D in cemento armato, che sostengono sia il primo solaio che  il resto della costruzione. Il sistema Platform Frame rende l'edificio adeguato a carichi sia verticali che orizzontali. In Italia, però, può essere adottato solo per edifici ad altezza limitata, vale a dire sui tre piani. Il limite è stato superato con un sistema di rinforzo fatto di travi e colonne.

 

RhOME for DenCity, struttura della casa, sezione salotto(RhOME for DenCity, struttura della casa, sezione salotto - Credit Foto: RhOME for denCity)

 

L'alloggio è ideato in modo tale da poter essere flessibile e come tale modificato e ampliato in base alle esigenze familiari.  Può essere trasformato senza alterare il suo design e il suo concetto architettonico. La tipologia proposta in questo caso è pensata per adattarsi ad un determinato target di utenti, come i precari, i single, le giovani coppie e gli anziani.  

RhOME segue il protocollo Active House che unisce Ambiente, Produzione di Energia e Comfort, nella progettazione di edifici che riducono i consumi di energia grazie all'ottimizzazione termica e luminosa.
Impostato sulla città di Roma e il suo clima, il gruppo sta lavorando per  adattare il progetto ad altre aree climatiche diverse.

 

RhOME for denCity, fasi dell'assemblaggio della casa(RhOME for denCity, fasi dell'assemblaggio della casa -- Credit Foto: RhOME for denCity)

 

A luglio, il team è stato ricevuto e premiato da Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio. Per l'occasione sono state conferite due targhe della Regione, una alla squadra e una alla coordinatrice del progetto, l'architetto Tonelli Chiara, e per la prima volta la Carta del Merito della Regione Lazio. Quest'ultimo riconoscimento, inaugurato proprio in tale occorrenza, verrà assegnato ad un'eccellenza regionale e il contenuto verrà selezionato di volta in volta in base alle esigenze del vincitore. All'equipe di Roma Tre è stata consegnata una stampante 3D.  Intanto Guido Fabiani, assessore regionale allo Sviluppo economico e attività produttive, valuta la possibilità di tradurre in realtà il progetto, trasformando il prototipo in un programma di rigenerazione urbana sostenibile. 

 

Fonti
Adnkronos
Rhrome for den city

Foto copertina: Rinnovabili

Tutti i diritti sono riservati

Autore

Dott.ssa Silvia Pasquariello

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