Tetti bianchi: migliori per la bio edilizia, ecco perché

I tetti bianchi, tipici delle costruzioni storiche del Mediterraneo, resto i più effcienti in materia di climatizzazione: facili da realizzare e poco dispendiosi, permettono di abbassare le temperature interne ed esterne. Perché preferirli alle coperture classiche anche ai tetti verdi.


I tetti bianchi, quelli che si ritrovano spesso nei paesi italiani dalle antiche tradizioni, sono più efficaci dal punto della climatizzazione degli edifici. A dirlo è uno studio apparso sulla rivista Energy and Buildings e condotto da un team di scienziati del Lawrence Berkeley National Laboratory: a differenza di quanto si crede generalmente, non è il tetto verde, quello pensato con coperture vegetali, ad essere il più ecologico.

Un tetto verde è uno spazio adibito a giardino pensile: mettere piante, fiori, strati di erba vera e vegetazione di ogni tipo. Un tetto del genere ha evidenti vantaggi: isolamento termico e assorbimento dell'acqua piovana in primis. Ma i tetti bianchi, secondo lo studio, sarebbero tre volte più efficaci nel mantenere la temperatura e far traspirare l'edificio, rispetto a quelli verdi: i così detti "white roof".

I white roof, tetti dipinti di bianco, hanno la capacità di riflettere completamente la luce solare: così riducono il calore in entrata e, respingendo i raggi, permettono di diminuire la temperatura esterna, con grandi vantaggi a livello di global warming. Così, i tetti tipici delle case del Mediterraneo sembrano essere la soluzione più antica e, al tempo stesso, più efficace, ai problemi di climatizzazione degli edifici.

tetti bianchi, tipici delle costruzioni del Mediterraneo

La soluzione non è nuova: da oltre 5 anni in California c'è una legge che obbliga le nuove costruzioni ad avere il tetto bianco, mentre entro i prossimi due diventeranno obbligatori i materiali riflettenti. La rivista New Scientist, qualche anno fa, è riuscita a fare anche i calcoli, grazie alla nozione di albedo.

L'albedo di una superficie rappresenta il suo potere riflettente: dal latino bianchezza, indica la luce, o meglio la radiazione, riflessa in tutte le direzioni. La terra, ad esempio, ha un albedo dello 0.29 mentre le città, in media, dello 0.1: ciò significa che gli ambienti urbani assorbono più luce e riscaldano di più. Il tetto bianco ha un albedo di 3.0: un valore molto significativo, soprattutto se paragonato al valore assegnato all'ambiente naturale.

L'isola di calore. La differenza fra le temperature urbane e quelle delle zone periferiche si indica con l'espressione "isola di calore urbana": gli effetti della differenza provocano conseguenze come l'aumento dei consumi energetici, elevate emissioni nocive, il peggioramento della qualità della vita e il deterioramento anticipato delle risorse naturali.

Il tetto bianco riduce questa differenza, riflettendo raggi solari fino all'85%: rispetto ai tetti neri, ossia in catrame, riesce a tollerare meglio lo shock termico, ovvero gli sbalzi di temperatura, espandendosi e ritirandosi senza rompersi. Le zone limitrofe a queste costruzioni avranno notevoli vantaggi in termini di temperature: se tutti i tetti degli edifici sparsi sul globo fossero bianchi, questo basterebbe a diminuire al temperatura mondiale di oltre un grado.

I tetti, infatti, occupano mediamente il 25% della superficie di una città: i marciapiedi, invece,  coprono il 35%. La superficie bianca permette che venga riflessa solo la radiazione sotto forma di onde corte, senza trasformarle in onde lunghe, cioè in calore: colorando di bianco tutti questi elemento, la riduzione delle emissioni nocive sarebbe pari a circa 44 tonnellate annue.

I tetti verdi. Considerando tutti i vantaggi dei tetti bianchi, non bisogna per forza mettere da parte i tetti verdi, altrettanto efficaci, se non di più, con la riduzione della CO2. Il vantaggio di essere ricoperto di piante, infatti, fa si che la sua capacità di assorbimento delle emissioni nocive sia molto potente, così come la capacitò di drenaggio.

Un'altra caratteristica vantaggiosa del tetto bianco è la facilità con cui ognuno può realizzarlo: basta dipingerlo con una vernice bianca, meglio se riflettente e a base di polimeri. La soluzione, già applicata in molti paesi del Mediterraneo, potrebbe essere un mix delle due soluzioni: un tetto prevalentemente bianco, che abbia delle zone verdi in punti strategici, atti a raccogliere l'acqua piovana, magari per riutilizzarla.

tetti bianchi in California, USA

Autore

Dott.ssa Francesca Fiore

Visualizza l'elenco dei principali articoli