Zaryadye Park: natura e architettura s'intrecciano nel nuovo parco moscovita

Si chiamerà Zaryadye Park, il nuovo parco russo vicino alla famosa Piazza Rossa. Un esempio di wild urbanism, ovvero di urbanistica selvaggia, dove natura e architettura si fondono insieme dando vita ad un'area polifunzionale e green.


Indetto nel 2012, il concorso russo Zaryadye Park, si è concluso lo scorso novembre assegnando il primo posto al team newyorkese Diller Scofidio + Renfro. La competizione riguardava la proposta di progetti architettonici volti a riqualificare e sfruttare, anche in chiave green, la zona del quartiere Zaryadye, vicina alla Piazza Rossa. Nella fattispecie, un'area deserta di ben 13 ettari.

Il contest, organizzato dal sindaco Sergey Sobyanin, ha coinvolto il Comitato per l'architettura e lo sviluppo urbano, l'Associazione di architettura del paesaggio e l'Unione architetti. Esso rientra nel novero di tutte le attività, che da tre anni a questa parte, a Mosca, si sono concentrate nella sistemazione delle aree verdi cittadine.

Rendering della panoramica dello Lo Zaryadye Park (Panoramica dello Zaryadye Park) 

Il progetto vincitore si basa sull'interessante concetto del wild urbanism, ossia l'urbanistica selvaggia, inerente la realizzazione di un parco in cui la natura entra in forte connessione all'ambiente metropolitano e all'uomo. In altre parole, viene creata una zona in cui far convivere elementi architettonici, natura e persone. I visitatori, quindi, si muoveranno, senza alcun percorso "prestabilito", nell'area occupata da piante coltivate e fatte crescere in assoluta libertà.

La sensazione sarà quella di lasciare la città e di trovarsi in un luogo completamente diverso, dominato da specie arbustive e boschive e da elementi architettonici. Questo polmone verde rappresenterà l'ideale prosecuzione della Piazza Rossa.

Parco visto di notte(Lo Zaryadye Park in una suggestiva immagine notturna)

Lo Zaryadye Park prevede la costruzione di quattro zone, concepite come una riproduzione di quelle tipiche del paesaggio russo: tundra, steppe, foresta e palude. Ciascuna area è allestita in spazi, o meglio in terrazze decrescenti, dalla parte superiore a quella inferiore, da Nord-Est a Sud-Ovest. Esse si intrecciano e stratificano, avvolgendo le attrazioni principali del parco.

Le tecnologie sostenibili, impiegate per controllare e regolare la temperatura, il vento e simulare la luce naturale, consentiranno di ricreare in ogni singola zona un microclima diverso e artificiale.

Planimetria dello Zaryadye Park (Planimetria dello Zaryadye Park)

Il concept del progetto newyorkese, dunque, ha lo scopo di riflettere le caratteristiche principali e più importanti dei luoghi limitrofi, arrivando a combinare insieme gli aspetti più conosciuti degli edifici storici, le aree pedonali del Kitaj-Gorod, con i meravigliosi giardini del Cremlino. Il risultato sarà proprio quello di dare vita ad uno scenario alternativo, in cui città e natura s'incontrano e fondono insieme.

Rendering dello Zaryadye Park (Rendering dello Zaryadye Park)

Lo Zaryadye Park costituirà, quindi, una sorta di museo all'aperto, un posto dove le persone potranno conoscere meglio la Russia, con le sue molteplici sfaccettature e le sue straordinarie opere architettoniche. Un approccio originale e innovativo per condurre anche i turisti a visitare un luogo estraneo.

Per la prima volta, natura e storia s'intersecano in percorsi culturali alternativi a quelli tradizionali. I lavori avranno inizio, teoricamente, alla fine del 2014 e date queste premesse l'attesa di assistere all'inaugurazione del parco è trepidante.

Fonti
Tutto Green
Il giornale dell'architettura
ArchDaily 

Foto

Foto
Architect 

Autore

Dott.ssa Elisabetta Rossi

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