Legno sradicato, maltrattato e intaccato. L'associazione MazzaMurru ci mostra le sue potenzialità

Il legno, materiale naturale robusto e resistente, è da sempre un buon alleato dell'uomo. Negli ultimi anni è stato spesso riscoperto e "venerato" come in epoche antiche. Talvolta però, quando si sente parlare di questo materiale si pensa ai soli prodotti finiti e rifiniti che vengono costruiti con lo stesso quali armadi, panche, porte, infissi, intere case, elementi di arredo, utensili, rifiniture, e via dicendo. Cosi facendo, si tralasciano le molteplici potenzialità che si nascondono dietro il legno generando pensieri e credenze sbagliate. Partendo da questo Concept l'Associazione Cagliaritana MazzaMurru (da un piatto della tradizione sarda elaborato con soli materiali di recupero), nata nel capoluogo della regione Sardegna nel 2011, ha deciso di concentrarsi sulla progettazione e il design di oggetti d'arredo ricavati dall'utilizzo di legni sradicati, maltrattati e intaccati. La sfida del team operativo costituito da Riccardo Cao (Architetto), Vittorio Demontis (Industria del Mobile), Michele Casanova (Ingegnere), Paola Riviezzo (Architetto) e Davide Volponi (Commerciante di legno) è quella di mostrare e educare le persone ad un uso giusto del legno che può diventare bello anche se rovinato dal tempo o salvato dalla discarica.

I prodotti proposti dall'Associazione inizialmente contavano panche, tavolate e sgabelli "grezzi" costruiti utilizzando il legno e i materiali recuperabili dall'alluvione che colpì la zona di Cagliari nel 2008.  

(Panche di legno grezzo ideate dall'Associazione MazzaMurru)

(Tavolate di legno grezzo ideate dall'Associazione MazzaMurru)

(Sgabelli di legno grezzo ideate dall'Associazione MazzaMurru)

Solo successivamente il team ha deciso di credere più concretamente nelle prospettive del proprio progetto ideando una vera e propria linea di oggetti d'arredo: la Linea Flood. La Linea Flood è una rivisitazione, in chiave moderna, degli elementi grezzi inizialmente costruiti da MazzaMurru che ha dato luogo alla nascita di vere e proprie sedute in legno di abete realizzate da materiali di riciclo tagliati, rifilati, laminati e poi sovrapposti. I prodotti finiti sono delle panche in travi lamellari sopratutto da esterno, ma utilizzabili anche in luoghi chiusi.

(Linea Flood: panche in travi lamellari)

Il sughero, tipico della tradizione sarda, è stato utilizzato per creare degli spazi dedicati al vino (dei veri winebox termici) e dei "sedili", le ceramiche di Farci come elementi di decorazione, e l'illuminazione integrata, resistente agli agenti atmosferici, come punto luce. Dal punto di vista estetico le linee sono poco flessibili e le geometrie ben definite.

(Modelli e geometrie della Linea Flood)

Queste caratteristiche derivano sia dal fatto che il materiale utilizzato e proprio il legno, sia dal fatto che i complementi d'arredo sono stati pensati in ottica moderna e influenzati dagli schemi dell'architettura contemporanea. L'obiettivo ultimo è quello di dare alla luce prodotti finiti funzionali, che rispettino le caratteristiche insite nei materiali utilizzati, con un ottimo rapporto qualità-prezzo, ma allo stesso tempo belli a livello estetico.

Attualmente l'Associazione non commercializza ancora i suoi prodotti, ma li pubblicizza mettendoli in mostra in saloni, fiere, congressi, ecc. Durante l'estate 2013 la Linea Flood è stata ospitata al nord della Sardegna nello Store Mio Karo, a Natale dello stesso anno è stata esposta nel mercato natalizio all'interno del Bastione di Cagliari, e ultima tappa importantissima come trampolino di lancio, nella primavera 2014 è stata protagonista del Fuori Salone tenutosi a Milano.

Attualmente MazzaMurru si dice pronta a studiare nuove linee e spera nel futuro prossimo di riuscire anche a fare consulenza in ambito "recupero dei materiali" affinché tutti riescano a vedere quanto c'è di bello nel legno e in tutti i materiali che possono avere una seconda vita.

Sito web di riferimento: http://mazzamurru.tumblr.com/

Mail di contatto: mzzmrr@gmail.com

Pagina fb: Mazzamurru