Edilizia sostenibile: guida alla costruzione della casa ecologica dei propri sogni
Quali sono gli accorgimenti da adottare per realizzare un'abitazione energeticamente efficiente e a basso impatto ambientale? Gli step da seguire per chi desidera coniugare comfort abitativo e risparmio economico in una casa ecocompatibile.
Casa ecologica, sogno o utopia? Nè l'uno né l'altra, visto che la scelta di costruire un'abitazione eco-friendly o di trasformare la propria casa 'vecchio stampo' in una ad alta efficienza energetica e a basso impatto ambientale sta diventando sempre più una realtà, anche nel settore dell'edilizia italiana.
Un'indagine condotta dal portale Casa.it nel 2010 fotografava l'immagine di un settore ancora in fase di decollo, ma che aveva già conquistato l'interesse degli italiani: secondo la ricerca il 63% sognava di vivere in una casa progettata e costruita secondo i dettami dell'edilizia ecosostenibile, mentre il 57% aveva già pianificato interventi di riqualificazione energetica della propria abitazione.
Un trend che negli ultimi anni ha fatto della bioedilizia un settore 'di nicchia' in ascesa, capace addirittura di trainare il mercato edile schiacciato dalla crisi del settore immobiliare. Una spinta dovuta all'innovazione tecnologica che nel settore dell'edilizia 'green' si traduce in risparmio energetico ed ecosostenibilità.
Ma quali sono gli accorgimenti tecnici e progettuali per costruire 'da zero' una casa che rispetti i dettami dell'edilizia sostenibile? Partendo dal presupposto che realizzare una casa ecologica implica innanzitutto un nuovo concetto dell'abitare, prima di intraprendere la costruzione di un'abitazione 'eco' bisogna tener conto di molteplici fattori. Vediamo quali.
Le premesse
La scelta dell'area - Può sembrare un aspetto secondario e soprattutto un privilegio per pochi quello di scegliere il territorio in cui poter edificare la propria abitazione. Ma nell'ambito della bioedilizia la valutazione dell'area di costruzione è un passaggio fondamentale, oltre che complesso.
L'analisi della morfologia del terreno, la valutazione delle acque, il percorso del sole e lo studio dei venti sono presupposti necessari per poter sfruttare le caratteristiche del territorio e poter così attuare politiche di risparmio energetico. Da non sottovalutare anche la presenza di campi magnetici dovuti ad esempio agli elettrodotti, che a lungo andare possono provocare disturbi fisici e, nel caso di zone ad origine vulcanica, l'eventuale presenza del radon, un gas radioattivo molto pericoloso per la salute capace di penetrare dal terreno fino alle abitazioni. L'analisi dell'area di costruzione implica anche la valutazione del verde esterno al fabbricato, utile ad esempio a proteggere dal freddo nei mesi invernali e a ombreggiare in quelli più caldi.
La progettazione - Nella bioedilizia la progettazione tiene conto di due aspetti fondamentali e fra loro connessi: la salubrità della costruzione e il risparmio energetico. Una casa dove si consuma troppa energia (ad esempio con il riscaldamento) contribuirà a rendere più inquinata l'aria esterna che respiriamo. In senso più ampio, dunque, una casa, per potersi definire a tutti gli effetti 'ecosostenibile', deve tener conto anche del ciclo di vita dei materiali di costruzione, cioè dell'energia impiegata per la loro produzione, trasporto e smaltimento.
I materiali - Nella casa ecologica tornano 'di moda' molti materiali che nel passato venivano regolarmente utilizzati per la costruzione edilizia e che sono funzionali al benessere di chi ci abita. Come i mattoni d'argilla, capaci di assorbire l'umidità interna in eccesso e di ridurre le escursioni di temperatura all'interno dell'abitazione. Stesse proprietà che caratterizzano altri materiali naturali, il legno in primis. I materiali scelti, inoltre, non devono essere dannosi per la salute. Al bando dunque quelli prodotti con poliuretano, formaldeide, solventi sintetici e piombo.
I consumi - Risparmio energetico e riduzione dei consumi. Una casa ecologica può essere 'attiva', in cui per la produzione di elettricità e riscaldamento domestico si fa affidamento alle fonti di energia rinnovabile o 'passiva', in cui è l'involucro stesso della costruzione che permette di risparmiare energia. Alcuni accorgimenti in fase di progettazione, come addossare all'edificio una serra solare o sistemare delle prese d'aria in zone ombreggiate permette di ridurre i consumi di riscaldamento e raffrescamento degli ambienti, con un conseguente taglio dei costi in bolletta.
Il clima - La bioedilizia va a braccetto con l'architettura bioclimatica, che sfrutta gli elementi naturali (sole, vento, acqua, vegetazione) per la costruzione di edifici efficienti dal punto di vista energetico, attraverso degli accorgimenti pratici: pannelli fotovoltaici e pannelli solari per la produzione di elettricità e acqua calda, vetrate orientate a sud per immagazzinare calore in inverno, rinfrescamento in estate tramite la ventilazione naturale e l'ombreggiamento, diminuzione del rumore grazie alla presenza della vegetazione esterna.
La pratica
Isolamento termico e acustico - Per evitare la dispersione di calore all'esterno durante i mesi freddi e il surriscaldamento delle pareti durante l'estate, con conseguente dispendio energetico per riscaldare o raffrescare gli ambienti, è necessario isolare l'edificio con pannelli isolanti realizzati con materiali ecologici quali sughero, fibra di cocco e fibra di legno. I materiali naturali permettono inoltre di far 'respirare' gli ambienti evitando così l'accumulo di vapore, causa di umidità. Doppi telai per i serramenti e doppi o tripli vetri garantiscono anche un ottimo isolamento acustico.
Riscaldamento e acqua calda - Al bando impianti che producono calore per convenzione, come termosifoni, condizionatori e radiatori, che oltre ad essere responsabili di consumi molto elevati, creano vortici d'aria e movimento di polveri. Da preferire impianti a pavimento e sistemi di riscaldamento a biomasse, come le stufe a pellet.Per la produzione di acqua calda l'istallazione di pannelli solari permette di risparmiare sui consumi fino a 500 euro l'anno: i pannelli che sfruttano l'energia solare contribuiscono a scaldare l'acqua sanitaria per il 55% in inverno e per il 100% in estate.
Corrente elettrica - L'istallazione di pannelli fotovoltaici per generare energia elettrica permette di ridurre la bolletta a soli 100 euro l'anno. Lo svantaggio resta il costo ancora elevato (circa 6500 euro per un kit fotovoltaico base), ma sono previsti finanziamenti per l'istallazione e sgravi fiscali.
Vernici e pavimentazioni - Per realizzare una casa ecologica 'doc' non bisogna solo curare la scelta dei materiali costruttivi. Molto importanti anche le vernici utilizzate per decorare le pareti che, sotto l'azione del tempo e dell'usura, tendono a polverizzarsi, rilasciando nell'ambiente sostanze tossiche, come piombo e mercurio. Per questo è necessario orientarsi su tinte ecologiche realizzate con ingredienti naturali, che rispetto alle pitture tradizionali costano appena mezzo euro in più al metro quadro. Stesso discorso per i pavimenti: il parquet in legno è da preferire, in quanto permette di stabilizzare temperatura e umidità in casa. L'importante però è evitare trattamenti con prodotti derivanti dal petrolio: consigliati, in questo caso, impregnanti e lucidanti a base naturale, come resine vegetali e cera d'api.
Campi elettromagnetici - Per limitare la formazione di campi elettromagnetici in casa, che influiscono negativamente sulla salute di chi ci abita, bisogna intervenire sugli impianti prevedendo, ad esempio, la sostituzione dei tradizionali fili elettrici con cavi schermati. Occhio anche alle onde elettromagnetiche provenienti dall'esterno. In questo caso una soluzione è l'utilizzo di tende composte da un particolare tessuto in fibra tessile e trame metalliche capace di schermare i vetri delle finestre.
Stili di vita
I costi per realizzare la casa ecologica dei propri 'sogni' sono estremamente variabili, vista la quantità di fattori che bisogna tenere in considerazione. In generale si può comunque affermare che il prezzo al metro quadro di una casa ecosostenibile è più alto di circa l'8-10% rispetto a quello di una casa tradizionale, ma i benefici che si possono ottenere nel lungo periodo sono di gran lunga superiori. In un anno si arriva infatti a tagliare la bolletta anche del 40%.
Il risparmio energetico è comunque possibile, anche senza costruire una casa ecologica da zero. Basta adottare alcuni semplici accorgimenti 'domestici' nella vita di tutti i giorni, come spegnere le lampadine nelle stanze inutilizzate, tenere il termostato a 18-19 °C, scegliere caldaie a condensazione, non lasciare elettrodomestici in stand-by, preferire lampadine a risparmio energetico, utilizzare lavastoviglie e lavatrici a pieno carico, regolare le temperature di lavaggio intorno a 30 °C e tenere la temperatura del frigorifero tra 2 e 4 gradi °C.
Autore
Dott.ssa Elisa Di Mattia