A Sydney una tiny house al 95% costruita con materiali riciclati

Il "Tiny House Movement" è un movimento che spinge per la realizzazione di case sotto i 100 metri quadrati. L'idea sta facendo furore anche in Australia: a Sydney un costruttore ha realizzato usando soltanto materiali di riciclo una casetta della grandezza di un Suv.


Si chiama James Galletly il costruttore australiano, appassionato di tiny houses (letteralmente, case piccoline), che a Sydney ha realizzato una costruzione dalle grandezze di un Suv utilizzando per ben il 95% materiali riciclati. La casetta è un progetto sperimentale, costruito per illustrare ai cittadini di Sydney il pensiero del "Tiny House Movement" (anche chiamato "Small House Movement"): nato negli Stati Uniti ed espansosi poi anche in Giappone, Spagna, Inghilterra, Germania e Russia, questo movimento spinge per il ritorno ad abitazioni di grandezza inferiore ai 100 metri quadrati. In Australia, il movimento è attualmente in espansione: oltre alla costruzione di Galletly, infatti, sono in via di realizzazione altre 10 "tiny house".

 James Galletly e la sua tiny house

(La Tiny House di Sydney è stata realizzata dla costruttore australiano James Galletly)

Come si diceva, i materiali utilizzati per la realizzazione sono per il 95% riciclati e derivano da oggetti trovati nelle discariche o comunque abbandonati, ma anche dai cantieri di recupero di Sydney come il The Bower ed il Reverse Garbage, siti nel quartiere di Marrickville; ne sono un esempio le palizzate di recinzione e le porte degli armadi. La struttura è realizzata in collaborazione proprio con il cantiere di recupero The Bower.


Interno 2 della Tiny House

(Ben il 95% dei materiali utilizzati è stato riciclato usando materiali di recupero dei cantieri The Bower e Reverse Garbage)

L'elemento principale resta dunque il legno, ma anche l'acciaio: il lato senza finestra, infatti, è un assembramento di lamiere di diverso colore. Anche l'illuminazione è, per così dire, riciclata: infatti, è assicurata da una serie di batterie per automobili di seconda mano e da un pannello solare a Led. Gli unici oggetti nuovi e quindi realmente acquistati sono le coperture delle viti e gli inverter per l'energia elettrica.

Essendo un progetto sperimentale, la casetta di Galletly non è provvista né di cucina, né di bagno. Tuttavia, il costruttore ha già assicurato di installare entrambe le zone nella sua prossima realizzazione; quest'ultima è già in fase di creazione e diventerà l'abitazione principale del costruttore australiano. Senza cucina e bagno, la tiny house di Sydney può per ora comunque essere considerata un piccolo studio: c'è infatti una scrivania, una postazione per il computer con possibilità di ricaricare il proprio laptot e un letto basculante che scende a terra dal muro. Alla struttura si accede da uno dei due lati più corti, salendo alcuni scalini realizzati riciclando vecchi bancali da frutta (pallet) e aprendo una grande porta finestre.

Interno della Tiny House di Sydiney

(Dal momento che è un progetto sperimentale la costruzione di Galletly dispone soltanto di un letto e di una scrivania, bagno e cucina ci saranno nelle future realizzazioni) 

Ultima, ma non per importanza, particolarità il fatto che l'accogliente piccolo rifugio è stato costruito su un rimorchio a due ruote; una scelta che la trasforma in una vera e propria carovana anche se molto più ecologica e anche esteticamente migliore. L'essere su due ruote permette anche di aggirare le leggi comunali e statali che impongono alle nuove costruzioni una metratura minima. Non soltanto: così costruita la tiny house di Sydney può essere quindi sia posata su un terreno, giardino o cortile libero, ma può anche essere spostata a seconda dell'esigenze; ad esempio, si può scegliere di spostarla in base all'esposizione solare che si desidera.

tiny house

(Costruita su un rimorchio non deve rispettare le normative in materia di dimensioni minime e può essere spostata ovunque si desideri) 

Autore

Dott.ssa Giulia Scatolero

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