Bioedilizia - L'utilizzo delle pietre naturali

Le pietre naturali sono un'autentica creatura della Terra, forse è proprio questo che rende il loro fascino eterno. Nell'edilizia vengono utilizzate naturali, o trattate; i processi di estrazione e lavorazione hanno un impatto ambientale minimo rispetto ai materiali di produzione industriale.


Prima di parlare delle applicazioni nell'edilizia delle pietre naturali, bisogna sapere che tutti i materiali edili facenti parte di questa categoria, sono il prodotto della lavorazione di alcuni tipi di roccia.

In geologia la distinzione principale delle rocce esistenti è tra Rocce magmatiche "-" Rocce sedimentarie " -" Rocce metamorfiche " -

In campo commerciale, la classificazione invece, si rileva dalla codificazione descritta nella " Norma UNI 8458 " , che suddivide i materiali lapidei in quattro gruppi:

" Marmi " - " Travertini " - " Graniti " -" Pietre " -

L'appartenenza a ciascuno di questi gruppi, è stata decretata utilizzando criteri relativi alla durezza del materiale e alle sue caratteristiche prestazionali.

Vediamo nel dettaglio qualche esempio di questi materiali, che dopo la loro trasformazione, diventano pavimenti, rivestimenti e parti strutturali delle nostre abitazioni.

IL MARMO

Zona living- Pavimento in marmo

( Ambientazione di una zona living con pavimentazione in marmo )

La parola " marmo " deriva dal greco antico e significa " pietra splendente "

Questo prodotto si forma attraverso un processo di metamorfosi di alcune " Rocce sedimentarie "; ne esistono di diversi colori, e questo dipende dalle impurità naturali    ( argilla, limo , ossidi di ferro etc. ) presenti nel marmo stesso.

Il primo processo del ciclo di lavorazione  è l' "estrazione  " , che avviene con la realizzazione di cave nei luoghi in cui si riscontra la presenza di questa tipologia di pietra naturale.  L'estrazione viene effettuata prevalentemente utilizzando delle specifiche seghe diamantate che ne permettono la lavorazione in lastre piane con spessori che variano da 1 cm a 30 cm, che poi vengono perfezionate con i " centri di taglio " ( macchina utensile, volgarmente conosciuta come fresa ).

" Tecniche di lavorazione delle superfici marmoree "

  • Lucidatura/Levigatura  - viene fatta sulle lastre con appositi macchinari industriali, oppure con prodotti chimici a base di acidi;
  • Sabbiatura - processo meccanico effettuatto con un getto di acqua e sabbia sulla superficie del materiale;
  • Fiammatura - un cannello alimentato con propano e ossigeno provoca uno shock termico che conferisce al prodotto un effetto ruvido e rugoso;
  • Rigatura - procedimento che crea una serie di solchi sulla lastra e permette di ottenere sulla parte superficiale, appunto un aspetto rigato;
  • Bocciardatura - una macchina effettua la lisciatura e un martello pneumatico contemporaneamente scolpisce, permettendo di realizzare un materiale antiscivolo;
  • Spazzolatura o antichizzazione - macchine per la levigatura con spazzole abrasive incidono la superficie che diventa irregolare ma lucida, l'aspetto finale sarà quello di una lastra consumata e usurata dal tempo.

IL TRAVERTINO

Bagno rivestito in travertino

( Ambientazione di una zona bagno con finiture in travertino )

E' una roccia sedimentaria calcarea; le tonalità naturali variano dal bianco latte al noce, con la presenza di sfumature tra il giallo e il rosso, varianti che dipendono dalla presenza di ossidi nella roccia. Molto utilizzata in edilizia per la realizzazione di pavimemtazioni e rivestimenti.

Le tecniche di lavorazione industriale principali sono la lucidatura e la bocciardatura, ma con il tempo si sono moltiplicati i trattamenti applicabili su questa superficie, permettendo di raggiungere un'alta qualità estetica e una più vasta possibilità di utilizzo.

L'Italia è ricca di giacimenti di Travertino, soprattutto nella fascia centrale, infatti la maggior parte di essi si concentra nel Lazio, giustificandone ampiamente l'utilizzo nelle costruzioni di pregio dell'antica Roma.

E' un materiale poroso ed ha un grado di assorbenza molto alto, ma nonostante ciò viene utilizzato per rivestire gli esterni degli edifici evitando spessori sottili; le maggiori applicazioni avvengono all'interno delle costruzioni proprio per le connotazioni cromatiche e materiche molto particolari, che conferiscono agli ambienti un'eleganza e una raffinatezza che non risente del trascorrere del tempo e dell'evolversi del design.

IL GRANITO

Vasca da bagno rivestita in granito

( Dettaglio di una vasca da bagno con rivestimento in granito)

E' una roccia di origine magmatica con struttura granulare che varia da media a grossa e può presentare megacristalli; si trova a profondità incluse tra 1.5 Km e 50 Km. La sua origine e le sue classificazioni sono da sempre oggetto di dibattiti e controversie, quindi non ci soffermeremo su questo punto, ma ci dedicheremo a conoscerne le caratteristiche principali e le maggiori destinazioni di utilizzo.

In Italia le rocce granitiche sono molto diffuse, dalle Alpi all'Aspromonte. E' un materiale molto duro, per questo viene estratto in piccole dimensioni e la sua lavorazione si concentra nella realizzazione di pietre ornamentali e decorative per murature di esterni ed interni, e nella creazione di piccole lastre per pavimenti. Le moderne tecnologie comunque permettono la lavorazione e la lucidatura di lastre più grandi, soprattutto usate nei piani cucina, proprio per la sua capacità di non essere intaccato dagli acidi, inoltre il quarzo e il silicio contenuti dal granito, ne determinano una maggiore durevolezza e resistenza all'usura.

L'aspetto cromatico si differenzia configurando diverse geometrie che variano dal venato al maculato, ciò prescinde dalla diversa quantità e qualità di minerali presenti nella materia.

Nonostante le difficoltà nella lavorazione presentate da questo prodotto, fin dall'antichità, Egizi e Romani, lo utilizzarono nelle loro costruzioni, in particolar modo per la durezza del materiale, che ne fa una delle roccie più durevoli nel tempo anche in ambienti esterni.

LA PIETRA 

Parete salotto rivestita in pietra naturale

(Dettaglio di una parete da salotto con rivestimento in pietra naturale)

E' una roccia con una svariata composizione mineralogica che trova nella normativa a cui ci riferiamo in questo articolo una suddivisione:

  • Rocce tenere - ( tufi, areniti, peperini, etc. )
  • Rocce dure - (quarziti, gneiss, ardesie, basalti, trachiti, etc. )

E' estramente facile da lavorare, infatti il suo impiego nell'edilizia è molto vario, nelle abitazioni viene usata nei pavimenti o rivestimenti, sia interni che esterni, ma trova largo utilizzo anche nel campo dell'arredo urbano e della costrzione di strutture commerciali di diverso genere.

Detto questo è facile intuire che l'uso della pietra naturale nel settore edilizio, oltre ad avere origini antichissime, non ha limiti. All'esterno le sue caratteristiche di durevolezza e stabilità nel tempo, le conferiscono il titolo di materiale più utilizzato per rivestire le murature e per pavimentare terrazzi, giardini, verande; il suo utilizzo all'interno ha un fascino intrinseco che regala agli ambienti un'esclusività unica, infatti caminetti e pareti si vestono di pietra per creare atmosfere particolari e con un forte richiamo alla natura. Designer e architetti di tutto il mondo sfruttano le infinite qualità di questi materiali lapidei per realizzare opere architettoniche di grande prestigio, ma anche per personalizzare e arredare le abitazioni.

"Essendo che di roccia è costitutita la terra stessa, possiamo affermare che le risorse naturali di questa materia prima sono infinite; innumerevoli le tipologie, impossibile fare una classificazione di tutte le varianti esistenti in natura. Possiamo però comprendere il valore di un bene biocompatibile per antonomasia, e " sfruttarlo " per la costruzione o la ristrutturazione della nostra casa, che acquisirà carattere di autenticità, prestigio e altissimo potenziale comunicativo, nel totale rispetto della sostenibilità all'ambiente".

Maria Abbate

pubblicato il 20 Maggio 2013

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