Le case prefabbricate resistono alla forza del vento?

Il legno è un materiale elastico, il quale, combinato con gli elementi costruttivi adeguati, garantisce la resistenza degli edifici a qualsiasi sollecitazione laterale. I consigli per una corretta costruzione resistente alla forza del vento.


Come in un frame di un film animato, la presupposta leggerezza delle case prefabbricate, non le preserverebbe dalla furia del vento e il timore di tutti è che, dopo una bufera, queste fragili strutture sarebbero destinate all'inevitabile distruzione.

Scegliere una struttura massiccia e ben costruita consente all'edificio di resistere maggiormente alle sollecitazioni laterali, il problema si pone allorquando l'altezza delle abitazioni diventa sempre maggiore: bisognerebbe, pertanto, contrastare la ventosità con l'irrigidimento trasversale dell'edificio.

Vento forte

È tuttavia sufficiente rispettare la normativa per l'antisismicità, prevista per le case in legno, al fine di avere una buona garanzia di resistenza alla forza del vento; è chiaro che un discorso a parte va fatto per quelle strutture che necessitano di un sovradimensionamento strutturale, come nel caso di costruzioni in zone soggette a fenomeni violenti.

L'EFFETTO CHE HA IL VENTO SULLE COSTRUZIONI

L'effetto che ha il vento sulle costruzioni è paragonabile a quello provocato dai movimenti sismici delle faglie terresti. Nel 2008 il CNR (Centro Nazionale di Ricerca) ha emanato il DT 207/2008, all'interno del quale sono indicate tutte le istruzioni relative alle "difese" che le costruzioni dovrebbero possedere per essere in grado di resistere alla forza del vento.

Il documento analizza gran parte delle tipologie edilizie civili, industriali e i ponti, valutando la pressione, la forza del vento e, in concomitanza, gli elementi strutturali componenti l'edificio. Il decreto, tuttavia non avanza una normativa supplementare per il settore delle costruzioni, ma fornisce una serie di raccomandazioni e regole per garantire la sicurezza e l'efficienza della costruzione e dei suoi elementi nei riguardi del vento.

I TELAI DELLE PARETI DELLE CASE PREFABBRICATE IN LEGNO

Le pareti delle case prefabbricate, come quelle in legno, sono costituite da un telaio che prevede la composizione stratificata di materiali portanti e isolanti; questo fattore, insieme allo spessore, viene valutato attentamente da tecnici e approvato da brevetti già sperimentati.

Quindi costruire in moduli prefabbricati, non significa mettere sù uno scheletro leggero e sottile, in grado, a stento, di sorreggere il peso di un essere umano, infatti, grazie ai robusti materiali, la leggerezza di queste strutture è solo apparente. I moduli sono sistemati l'uno accanto all'altro con il metodo ad incastro, tramite staffe tiranti in acciaio e boccole filettate, i quali vengono inseriti nel corpo della parete in vari punti, con un normale sistema maschio/femmina.

Struttura interna del telaio di una parete in legno

(Struttura interna del telaio di una parete prefabbricata in legno - Foto by M&V Studio)

In zone caratterizzate da vento di notevole intensità, queste sollecitazioni supplementari vanno opportunamente determinate, irrigidendo ulteriormente la struttura ed aumentando il numero e la dimensione degli ancoraggi.

Se il nostro dubbio, però, risiede nella capacità del legno di resistere al vento, è necessario precisarne la grandiosa scoperta che deriva dalla natura stessa del materiale.

Il legno, infatti, è uno dei materiale più elastici, in grado di ammortizzare qualsiasi spinta (noto come materiale antisismico), dunque risulta adatto per affrontare le poderose spinte del vento, il tutto ovviamente cammina di pari passo con una corretta costruzione. Infatti un'adeguata rigidità delle pareti, sia interne che esterne, permette di costituire un insieme robusto, resistente ed indeformabile.

INDICAZIONI PER UNA CORRETTA STRUTTURA PREFABBRICATA ANTI-VENTO

L'ALTEZZA

Una nota di notevole importanza, riguarda l'altezza delle costruzioni prefabbricate in legno, infatti, con l'aumentare dei metri, gli effetti del vento possono risultare fastidiosi per la struttura. Pertanto i telai delle pareti non dovrebbero superare l'altezza di due o, al massimo, tre piani e, con l'aggiunta di un'eventuale mansarda, si arriverebbe ad un'altezza non superiore a 8-9 m, compresa la banchina d'appoggio del tetto (Per maggiori informazioni in tal senso si legga l'ottimo articolo tecnico dell'architetto Crivellaro).

Costruzione casa prefabbricata

(Costruzione di una casa prefabbricata)

LA DISPOSIZIONE E LA SCELTA DEI MATERIALI

Anche la stratificazione e la collocazione dei materiali utilizzati ricoprono un'importanza da non sottovalutare. Una struttura in telaio, a più piani, dovrebbe prevedere l'impiego di elementi portanti sia verticali che orizzontali in lamellare, evitando, in questo caso, il legno massiccio, che, a sua volta, deve essere quantificato diversamente (a causa della presenza nel materiale di nodi ed impurità che possono abbassarne le prestazioni statiche) per la stratificazione interna delle pareti.

L'impiego dei pannelli in X-Lam, ad esempio, è in grado di rendere le costruzioni prefabbricate resistenti al pari della muratura o del cemento armato, consentendo una valutazione precisa rispetto alle capacità portanti dell'edificio. Essi possono essere combinati con le travi in legno lamellare e prevedono una struttura fondata sull'incollaggio dei pannelli a strati incrociati.

Costruzione casa prefabbricata con X-Lam

(Costruzione di una casa prefabbricata con X-Lam)

Per gli edifici bassi, l'impiego del legno massiccio risulta sufficiente al fine di consentire alla costruzione di resistere alle spinte laterali.

L'ANCORAGGIO AL SUOLO

La robusta struttura, capace di resistere alle spinte laterali, è possibile, soprattutto, grazi all'ancoraggio al suolo delle case prefabbricate. Mediante zanche o staffe angolari ad L, i moduli portanti sono ancorati al suolo con tasselli in acciaio zincato che vengono imbullonati in fase di montaggio e dimensionati secondo i calcoli statici della struttura. Questi elementi hanno il compito di legare la struttura e di collegarla alle fondazioni, garantendo sicurezza, robustezza, e ,al contempo, scaricando le eventuali sollecitazioni al suolo.

Autore

Dott.ssa Sara Tomasello

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