Piano C.a.s.e. in Abruzzo: un sospiro di sollievo e comfort per le vittime del sisma

Grazie al progetto C.a.s.e., sono state costruite e distribuite abitazioni in legno per rendere meno faticosa la ripresa di tutte le vittime di questo tragico evento, il terremoto del L'Aquila del 6 Aprile 2009.


"Le abitazioni del progetto C.a.s.e. (art. 2 del decreto n. 39 del 28 aprile, convertito in legge il 24 giugno 2009) sono destinate ai cittadini de L'Aquila con una casa distrutta o inagibile. Si tratta di 185 edifici antisismici, per un totale di circa 4.500 appartamenti che ospitano oltre 15.000 persone. Veri e propri quartieri con case circondate dal verde, dotate di tutti i servizi, progettate con i più avanzati criteri di sostenibilità e realizzate in legno lamellare, calcestruzzo precompresso, laterizi o metallo isolato termicamente. Costruite su due o tre piani e complete di arredi, le abitazioni del progetto hanno diversa metratura, in base alla composizione dei nuclei familiari. Poggiano su basi isolate sismicamente, basamenti sorretti da colonne su cui sono installati dispositivi antisismici che, in caso di scossa, isolano le piattaforme dal terreno".

Progetto C.a.s.e. per la città del L'Aquila dopo il sisma del 2009

 

(Progetto C.a.s.e. per la città del L'Aquila dopo il sisma del 2009)

Questo è uno stralcio del dossier pubblicato sul sito della Protezione Civile in merito al nuovo piano per fronteggiare l'emergenza terremoto in Abbruzzo. Per ricordare il tragico evento, si può dire che questo terremoto ha colpito la città del L'Aquila il 6 aprile 2009 alle ore 3.32, con una magnitudo pari a 6,3 e con epicentri nell'intera area della città, della conca aquilana e di parte della provincia.

Nelle 48 ore successive si sono registrate 256 scosse o repliche in tutto il territorio circostante, le vibrazioni, infatti, si sono avvertite anche in Campania, Lazio, Molise e Marche. I danni, a cose e persone, sono stati ingenti, 309 morti, circa 1600 feriti di cui 200 gravissimi ricoverati. Moltissimi edifici, sia pubblici che abitazioni private, sono stati dichiarati inagibili e sgomberati, traslocati in tende da campo di emergenza. Nei mesi successivi, numerosissimi i controlli e, purtroppo, anche gli atti di sciacallaggio.

Grazie al progetto C.a.s.e., sono state costruite e distribuite abitazioni in legno per rendere meno faticosa la ripresa di tutte le vittime di questo tragico evento. Il Piano C.a.s.e. è un acronimo che sta per "Complessi Antisismici Sostenibili ed Ecocompatibili" ed è stato portato avanti da Assolegno, associazione che raccoglie le industrie italiane operanti nel settore della lavorazione e delle costruzioni in legno.

Abitazione a L'Aquila per il progetto C.a.s.e.

(Abitazione a L'Aquila per il progetto C.a.s.e.)

Il progetto prevede che in totale appartamenti siano circa 4.500, suddivisi in gruppi di 25-30 abitazioni per ogni edificio. Questi appartamenti vengono raggruppati in veri e propri quartieri cinti da verde e spazi pubblici, piccole isole naturali dotate di tutti i servizi. Questi appartamenti si sviluppano in altezza con un massimo di 3 piani e hanno una diversa cubatura, in base alla composizione del nucleo familiare che devono ospitare.

La caratteristica più importante di queste case resta una serie di accortezze antisismiche, in particolare i basamenti che vengono costruiti come piattaforme sorrette da colonne e dotate di dispositivi che, in caso di scossa, isolano le piattaforme dal terreno. 

Piano C.a.s.e., particolare del basamento antisismico

(Piano C.a.s.e., particolare del basamento antisismico)

Le abitazioni vengono fornite arredate e complete degli impianti e di tutti i comfort e, una volta terminata la ricostruzione delle abitazioni originarie, saranno gli abitanti stessi a decidere cosa farne, di comune accordo, e se destinarle ad uso turistico o a resistenze universitarie.

Il progetto C.a.s.e. è un vero e proprio respiro di sollievo per la città del L'Aquila.

Autore

Dott.ssa Chiarina Tagliaferri

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