Y:CUBE: la casa prefabbricata green e trasportabile ovunque

Y:CUBE è l'innovativo modulo prefabbricato, ideato da Richard Rogers per risolvere il problema della mancanza di alloggi nel Regno Unito. La casa, infatti, può essere costruita, montata e trasportata ovunque in tempi brevi e con estrema facilità, dimostrandosi una soluzione intelligente per dare modo, anche alle giovani coppie, di alloggiare nella struttura in attesa di raccogliere il denaro necessario per trasferirsi in un appartamento vero e proprio.

Il prototipo, sperimentato nello scorso febbraio, ha riscontrato un buon successo e ottimi pareri da parte dell'opinione pubblica, ottenendo, inoltre, il livello più alto di certificazione stabilita dal Code for Sustainable Homes, ossia il Codice per le Abitazioni Sostenibili. Una sorta di vademecum nazionale emesso dal governo per guidare le imprese nella progettazione e realizzazione di case green. Una guida, quindi, per consentire all'intero settore edilizio di migliorare e crescere, all'insegna dell'innovazione e della tutela ambientale.

(Y:CUBE il modulo appena realizzato in fabbrica)

Y:CUBE ha un'ampiezza di 26 metri quadri e si compone di una camera da letto, un soggiorno, una cucina e un bagno. Tutti gli elementi costitutivi, servizi compresi, arrivano sul posto già montati all'interno del modulo. Di conseguenza, l'acqua, il riscaldamento e l'elettricità possono essere facilmente collegati a delle strutture già esistenti o ad altri Y:CUBE presenti nella zona. Questo principio, denominato "plug and play", rende la struttura di Rogers adeguata per popolare e riqualificare aree industriali dismesse.

Occorrono otto settimane per realizzare Y:CUBE e appena una settimana per assemblarla nel luogo prescelto. Per il trasporto del materiale è sufficiente un camion. La facilità di montaggio fa sì che l'abitazione possa essere unita ad altre, smontata e ricostruita altrove.

(Y:CUBE installata all'esterno di una tradizionale abitazione inglese)

Il suo cuore sostenibile dipende da svariati fattori. Prima di tutto, dalla materia prima utilizzata: il legno. Un prodotto, come è risaputo, riciclabile a fine vita per altri impieghi, anche diversi dall'originale. In secondo luogo, abbiamo l'isolamento termico dell'edificio, talmente efficiente da rendere quasi nulla l'esigenza di un riscaldamento tradizionale e ausiliare nel periodo invernale. Il che riduce molto i consumi elettrici e fa bene, oltretutto, all'ambiente.

Se la sperimentazione continuerà a dare buoni esiti, l'intenzione dello studio di progettisti Rogers Stirk Harbour + Partners insieme all'organizzazione no profit YMCA London South West è quella di dare vita, nelle vicinanze di Mitchman, a una vera e propria comunità di 36 Y:CUBE. Le case saranno messe a disposizione alla parte di popolazione disagiata. L'affitto, fissato su una quota inferiore del 65% rispetto agli abituali tassi di mercato, unito alle ridotte bollette energetiche, rende Y:CUBE una casa conveniente e salutare per i suoi occupanti.

(L'interno di Y:CUBE)

Dal punto di vista del design, la struttura ha un aspetto moderno, accattivante, colorato che dall'esterno si rispecchia anche negli interni, caratterizzati da arredi lineari e puliti.

La speranza di Rogers è anche quella di arrivare a costruire un mini villaggio composto da 150 unità abitative, destinate ad altrettante famiglie che potranno avere, in questo modo, una speranza di ripresa e di vita migliore.

(Moduli Y:CUBE assemblati insieme)

Richard Blakeway, vice sindaco di Housing, ha definito Y:CUBE "un fantastico esempio di progetto edilizio innovativo, fondamentale per sostenere e affrontare una serie di esigenze abitative."

Realizzare moduli temporanei come Y:CUBE potrebbe davvero essere la soluzione del futuro anche per risolvere situazioni di emergenza, dovute a drammatici fenomeni naturali, come i terremoti e le alluvioni.

Fonte
Rinnovabili.it
Y:CUBE

Foto
Archdaily