I derivati del legno come materiali termoisolanti
Il legno e i suoi derivati possono essere adoperati non solo per la realizzazione delle strutture, ma anche per la produzione di elementi termoisolanti. Sughero naturale, trucioli e pannelli in fibre di legno sono i derivati del legno più utilizzati in questo settore.
Oltre che per la realizzazione delle strutture, il legno può essere utilizzato anche per la produzione di elementi termoisolanti. Non esiste un materiale termoisolante ideale. Ogni materiale dovrà essere valutato di volta in volta in relazione alla sua destinazione d'uso, alle caratteristiche del luogo dove verrà installato e alla sua sostenibilità ecologica. In linea di massima le migliori proprietà termoisolanti appartengono ai materiali porosi o fibrosi che posseggono una struttura alveolare nella quale è racchiusa aria. Per i materiali igroscopici, che assorbono l'umidità sostituendo l'aria con l'acqua, è necessario prendere qualche accorgimento: è meglio utilizzarli in luoghi ventilati piuttosto che in luoghi umidi, oppure è bene proteggerli con altri materiali che formano una barriera impermeabile.
Tra i materiali più utilizzati in questo settore (oltre a fibre di roccia e vetro, perlite, vermiculite, argilla, vetro, vetroceramica e così via), è possibile adoperare alcuni derivati del legno, in particolar modo sughero naturale, trucioli di legno mineralizzati e pannelli morbidi in fibra di legno.
Il sughero naturale proviene dalla corteccia della quercia da sughero. Si tratta di un materiale rigenerabile ma di scarsa disponibilità, poiché può essere raccolto solo ogni nove anni. La produzione di pannelli termoisolanti in sughero non necessita l'aggiunta di leganti o additivi: dalla corteccia, frantumata e macinata, si ottengono dei granuli che vengono posti in un forno a pressione e riscaldati ad alte temperature in modo tale da far fuoriuscire la resina. Il materiale ottenuto dopo questo processo viene poi compresso con una pressa idraulica che serve alla vera e propria realizzazione dei pannelli. Esistono anche pannelli di agglomerato (asfaltato, espanso o naturale), ma alcuni di questi possono emettere gas bituminosi, fenoli e formaldeide, quindi il loro utilizzo è sconsigliato all'interno di strutture abitative.
(Pannelli isolanti in sughero)
I trucioli di legno, legati con magnesite, gesso o cemento, possono essere utilizzati anch'essi sotto forma di pannello. L'aggiunta di questi minerali permette il loro utilizzo anche in ambienti umidi. Dal punto di vista ecologico è bene sapere che questi pannelli non sono riutilizzabili, anche se possono facilmente essere smaltiti in discarica. Lo stesso non può dirsi per i pannelli che presentano l'aggiunta di materie sintetiche che ne aumentano le capacità termoisolanti (polistirene, poliuretano, lane minerali o artificiali ecc), poiché il loro smaltimento pone il problema della preventiva separazione dei materiali.
(Pannello termoisolante in trucioli di legno)
Per la realizzazione di pannelli termoisolanti, possono essere utilizzate anche alcune fibre di legno, generalmente provenienti dagli scarti della lavorazione delle conifere (abete e pino). Dalle fibre, impastate con acqua, si ricavano dei "pani", che vengono fatti asciugare a caldo e compressi. Il legante, in genere, è la stessa lignina contenuta nella materia prima, tuttavia esistono anche pannelli, destinati solo ad uso esterno (ad esempio per l'impiego sui tetti), all'interno dei quali vengono aggiunti altri leganti, come bitume o paraffina.[1]
(Pannello termoisolante in fibra di legno)
[1] Uwe Wienke, Manuale di bioedilizia, DEI, 2008
Autore
Dott.ssa Serena Casu