Come un vecchio chalet è diventato una casa ecologica

Ecco come un vecchio chalet risalente agli anni Trenta è ristrutturato secondo i criteri di efficienza energetica e sostenibilità ambientale, raggiungendo i parametri richiesti per la certificazione Leed Platinum.


L'efficienza energetica e la sostenibilità ambientale dovrebbero essere un imperativo per chiunque decida di costruire una nuova abitazione. La riduzione dei consumi energetici del settore edilizio, l'utilizzo di materiali ecologici e l'adozione di pratiche intelligenti di gestione delle risorse consentono non solo di contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra, ma anche di ottenere cospicui risparmi economici nella gestione della propria abitazione. Se tutto ciò vale per le nuove costruzioni, un approccio ancora più sostenibile all'edilizia (residenziale o meno) non può che passare per la ristrutturazione del patrimonio già esistente. Ristrutturare un vecchio edificio migliorandone le prestazioni energetiche e adottando sistemi in grado di renderlo più ecologico del precedente, consente non solo di ottenere benefici simili a quelli ottenuti da una nuova costruzione, ma permette anche di evitare ulteriore consumo di suolo

Quando la ristrutturazione di un edificio secondo parametri green si incontra anche con un'attenta e consapevole progettazione in grado di valorizzare la bellezza dell'edificio e dell'intero paesaggio, i risultati possono essere davvero sorprendenti. 

È questo il caso di un vecchio chalet in legno recentemente ristrutturato a Berkley, California, da un architetto che ha deciso di farne la propria casa. Tutto è cominciato nel 2004, quando l'architetto John Quiter e sua moglie Elaine hanno acquistato un vecchio chalet sulle colline di Berkley costruito negli anni Trenta dall'artista Ray Bonton, che ne fece il proprio studio. Negli anni la struttura originaria è stata modificata diverse volte, ma mai era stato realizzato un intervento di ristrutturazione così radicale che permettesse di cambiare letteralmente il volto di quella vecchia costruzione in legno. 

Casa Quiter

Dopo gli ultimi lavori eseguiti nel 2012, quello che era un vecchio chalet è diventato una bellissima casa ecologica dal design contemporaneo e dalle prestazioni energetiche talmente elevate da rientrare nei parametri richiesti dalla certificazione Leed Platinum. Per gli standard statunitensi non si può certo definire una grande casa, con una superficie totale di 158 metri quadri disposti su tre livelli. La ristrutturazione del vecchio stabile è stata interamente opera della famiglia Quiter. John, architetto andato in pensione nel 2012, ha curato gli aspetti progettuali, mentre il figlio Aron ha eseguito i lavori di costruzione con la sua impresa edile. Insieme hanno dato una nuova vita a quella che dallo scorso anno è diventata la casa dove John e la moglie Elaine hanno deciso di vivere dopo il pensionamento. 

Nonostante l'aspetto decisamente contemporaneo assunto in seguito ai lavori di ristrutturazione, l'abitazione riesce comunque a conservare ancora i tratti rustici del vecchio chalet. Ciò è stato possibile anche grazie ad un abile recupero di gran parte materiali provenienti dalla vecchia struttura, che sono stati riutilizzati all'interno della nuova abitazione, contribuendo a renderla un ponte tra passato e futuro. Il tetto in legno del vecchio studio è stato completamente smantellato e quasi tutte le sue componenti sono state riciclate e riutilizzate per il rivestimento degli interni del nuovo edificio. Legno di sequoia, cedro, abete e ciliegio, è stato utilizzato per il rivestimento interno delle pareti, per i pavimenti, per il soffitto e per il rivestimento della scalinata. Ciò, oltre a rendere molto accogliente gli interni della casa, ha contribuito a diminuire drasticamente i rifiuti prodotti durante la fase di demolizione del vecchio edificio e la costruzione della nuova abitazione. 

Gli interni di casa Quiter

Non è certo l'unico aspetto ecologico di casa Quiter. Rispetto alla disposizione del vecchio edificio i nuovi proprietari hanno voluto una struttura aperta verso il paesaggio esterno, realizzando un grande patio all'ingresso dell'abitazione che comunica con l'interno tramite un'ampia porta-finestra scorrevole. In questo modo è stato possibile non solo massimizzare gli apporti solari, ma anche creare una vera e propria continuità tra l'area living all'interno e il patio esterno. Oltre al piano principale, dove si trovano la cucina e l'area living, l'abitazione presenta altri due piani. Un piano superiore realizzato a soppalco, dove si trova la camera da letto – anch'essa dotata di ampie vetrate affacciate sul paesaggio collinare esterno – e il bagno. Al piano inferiore, oltre ad un box auto ricavato mantenendo la struttura originaria, quella che era stata in passato una vecchia sala cantina è stata trasformata in un ambiente più ampio nel quale è stata ricavata una stanza per gli ospiti, un'area lavanderia e l'ufficio di John. Le dimensioni piuttosto contenute di questa casa non hanno costituito un problema. L'attenta progettazione ha permesso di utilizzare correttamente ogni spazio utile, ricavando armadi a muro e cassettoni in ogni spazio disponibile. 

L'abitazione è stata completata con un tetto a spiovente ricoperto di pannelli solari, che forniscono all'abitazione parte dell'energia elettrica e termica di cui ha bisogno. L'inclinazione del tetto ha consentito, inoltre, di installare un efficiente sistema di recupero dell'acqua piovana, raccolta in un serbatoio presente sul patio e utilizzata per i servizi igienici e per la lavanderia. Per il riscaldamento dell'abitazione è stato scelto un sistema di pannelli radianti a pavimento, che, uniti alla massa termica costituita dalle pareti in calcestruzzo e dai rivestimenti in legno consente di mantenere costantemente una temperatura gradevole all'interno della casa. Questa attenta gestione degli aspetti energetici e ambientali ha permesso all'abitazione di raggiungere gli standard richiesti dalla certificazione Leed Platinum.

Immagini da aiaeb.org

Autore

Dott.ssa Serena Casu

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