Prefabbricati emergenziali per le metropoli colpite da disastri naturali. Il progetto a New York
Un prefabbricato modulare, multifamiliare e multipiano, appositamente studiato per fornire in breve tempo soluzioni abitative emergenziali nelle città densamente popolate. Ecco il progetto attualmente in fase di sperimentazione a New York.
Affrontare l'emergenza abitativa che segue il verificarsi di un disastro di origina naturale o di origine antropica non è mai semplice. Le complicazioni aumentano ancora di più quando ad essere colpita da un'emergenza abitativa post-disastro è una città densamente popolata e con pochi spazi liberi nei quali realizzare alloggi emergenziali. È questo, ad esempio, il caso della città di New York, tra le aree più densamente popolate del mondo, dove l'Ufficio per la Gestione delle Emergenze (OEM) insieme al Dipartimento per la Progettazione e la Costruzione (DDC), stanno attualmente sperimentando un prototipo di prefabbricato appositamente studiato per rispondere alle emergenze abitative post-disastro in aree con elevata densità di popolazione.
(Il prototipo di prefabbricato emergenziale post-disastro di New York)
Progettato dallo studio Garrison Architects, questo prototipo di abitazione emergenziale viene incontro ad una duplice esigenza: dare un alloggio temporaneo agli sfollati, ed evitare al tempo stesso che le persone che hanno perso la propria abitazione vengano alloggiate troppo lontano rispetto al proprio quartiere di provenienza. Le soluzioni abitative che solitamente vengono adottate in seguito a uragani o disastri naturali e antropici prevedono l'installazione temporanea di roulotte o di casette singole dove alloggiare le famiglie di sfollati. Si tratta, tuttavia, di soluzioni che difficilmente possono essere adottate quando il numero della popolazione è molto elevato e soprattutto quando manca lo spazio sufficiente per installare queste abitazioni temporanee nei quartieri colpiti dagli effetti del disastro.
(Il prefabbricato modulare post-disastro attualmente in fase di monitoraggio a Brooklyn)
La realizzazione di questo prototipo è il punto di arrivo di un'operazione che nasce nel 2007 con una competizione dal titolo "What if New York City", lanciata proprio per sviluppare idee innovative che permettessero di rispondere alla necessità di fornire in breve tempo alloggi emergenziali qualora un disastro colpisse la città di New York. Le idee sviluppate durante questa competizione sono servite ai due enti, OEM e DDC, per stilare alcune linee guida da seguire per la realizzazione delle abitazioni emergenziali. Tali linee guida, comprendenti anche norme stringenti relative alla sicurezza, alla qualità ambientale, alla durabilità e alla replicabilità dei modelli, sono state messe in pratica dallo studio Garrison Architects, che ha realizzato il prototipo di alloggio emergenziale appositamente studiata per le aree densamente popolate.
(La struttura a container del prefabbricato emergenziale multipiano di NYC)
La soluzione abitativa progettata dallo studio Garrison Architects è un edificio multifamiliare di tre piani realizzato mediante la sovrapposizione di alcuni container prodotti in fabbrica appositamente studiati per rispondere ai bisogni di una famiglia. Grazie alla modularità degli elementi, tuttavia, le soluzioni finali possono di volta in volta variare a seconda delle necessità del momento, del numero di persone da ospitare e dello spazio che si ha a disposizione. Il prototipo è attualmente composto da tre appartamenti di metratura diversa, due composti da tre camere da letto e uno composto da una camera da letto, tutti dotati di cucina attrezzata, area living, bagno, sgabuzzino e balcone. Le unità sono costruite con materiali riciclabili privi di formaldeide, presentano un rivestimento a doppio isolamento, grandi finestre e un balcone con ombreggiamento integrato per rispondere alle necessità climatiche sia invernali che estive. Le unità possono eventualmente essere dotate anche di pannelli fotovoltaici per la produzione autonoma di energia elettrica.
(Gli interni del prototipo di prefabbricato modulare post-disastro)
Il prototipo al momento si trova a Brooklyn, in un parcheggio nei pressi del quartier generale della OEM, dove alla fine di giugno è stato montato in meno di due giorni e dove rimarrà per circa un anno durante il quale saranno effettuati tutti i test necessari a valutarne le prestazioni abitative, costruttive ed energetiche. Se i test daranno i risultati sperati, questa soluzione potrebbe essere adottata non solo nella città di New York, ma anche in altre città ad elevata densità abitativa sia negli Stati Uniti che nel resto del mondo.
Autore
Dott.ssa Serena Casu