La casa passiva in legno che produce più energia di quanto ne consuma: il progetto di Scomigo di Conegliano della LignoAlp

E' un progetto che sorge a Conegliano, la casa passiva in legno, che non solo permette di vivere nell'ottica dell'ecosostenibilità, risultando autosufficiente energeticamente, ma avrà anche la possibilità di produrre energia da fonti rinnovabili aumentando il confort abitativo.


Si trova esattamente a Scomigo di Conegliano (TV), il primo esempio di casa passiva realizzata interamente in legno capace di produrre energia elettrica da fonti rinnovabili, grazie non solo all'installazione di impianti solari o fotovoltaici, ma soprattutto al suo materiale, allo studio e alla progettazione della sua posizione in base all'irraggiamento solare, permettendo di sfruttare in maniera ottimale tutte le risorse e le fonti naturali che la natura ci offre.

Produrre energia pulita da fonti rinnovabili e aumentare il confort abitativo all'interno di tutti gli ambienti della casa è l'obiettivo del progetto della casa passiva in legno, progettata dalla LignoAlp, la stessa azienda che ha partecipato alla ricostruzione dell'Aquila, realizzando 12 condomini in legno per un totale di 288 strutture abitative, per soddisfare principalmente il fabbisogno energetico degli occupanti dell'abitazione. Ma non solo. L'abitazione, essendo realizzata in base alle modalità della casa passiva, è stata studiata e realizzata per produrre più energia di quanta ne riesca a consumare: una vera e propria abitazione ecosostenibile che permette di sostenere che, anche se l'idea della casa passiva presenta la perfezione nello sfruttamento delle risorse naturali della natura, la casa passiva del progetto di Scomigo di Conegliano perfeziona, ottimizza, per sé e per gli altri, le risorse rinnovabili, permettendo anche di cedere l'energia prodotta in eccesso.

L'obiettivo del progetto della casa passiva in legno che produce energia da fonti rinnovabili

L'innovativo progetto della LignoAlp, come si può bene comprendere, permette di fruire delle risorse rinnovabili per soddisfare il fabbisogno energetico di tutta l'abitazione, comprendendo il riscaldamento per il periodo invernale e la climatizzazione per il periodo estivo, oltre alla generazione dell'acqua calda per il sistema idrico sanitario. In questo modo è realmente possibile fare a meno del sistema di riscaldamento centralizzato per l'abitazione, grazie soprattutto alle proprietà tecniche e meccaniche del legno, il quale vanta elevate prestazioni nel mantenimento termico degli ambienti.

La casa passiva in legno del progetto di Scomigo di Conegliano è un edificio abitabile che grazie allo sfruttamento dell'irraggiamento solare e all'isolamento termico è in grado anche di ridurre o eliminare totalmente i ponti termici, evitando le dispersioni termiche (che riducono il calore nell'ambiente) e soprattutto evitando gli sbalzi di temperatura nei locali, in modo che in ogni spazio della casa sia possibile avere lo stesso clima e che tutti i locali siano vivibili in ogni momento della giornata o in tutte le stagioni: un'abitazione al 100% dell'usabilità.

Inoltre, uno dei punti di maggiori vantaggio della casa passiva in legno, ma soprattutto punto di forza nel confort abitativo dell'edificio, è il sistema di ventilazione meccanica controllata che consente all'intero ambiente di sfruttare gli apporti di aria interni all'edificio, oltre all'irraggiamento solare.

I primi inquilini della casa passiva che produce energia: previsti per i primi mesi dell'estate

Il progetto della LignoAlp dà vita, secondo il Comune di Scomigo di Conegliano, alla prima abitazione di questa tipologia che sia stata realizzata in Veneto, ma anche tra i primi esempi in Italia. In ogni caso, l'abitazione, che ha necessitato di circa sei mesi per la sua completa realizzazione, accoglierà i suoi nuovi inquilini, una famiglia con due bambine piccole, nei primi mesi dell'estate 2013.

La casa passiva in legno è stata progettata per rispondere ai requisiti di certificazione dell'istituto di case passive tedesco PHI Darmstadt, con l'obiettivo di ridurre l'impatto ambientale e le emissioni inquinanti nell'ambiente, una scelta responsabile e consapevole, nell'ottica della sempre più sostenibilità che mira al risparmio economico, ma soprattutto energetico, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili.

Il progetto della casa passiva che produce energia è stato oggetto di visita guidata al cantiere dall'ing. Antonio Garofalo, il quale il 21 marzo 2013, alle ore 15, da parte del sindaco e della giunta comunale, ha registrato il suo interesse e ammirazione per le forti potenzialità dell'abitazione, rivelando l'aspirazione nella continua progettazione e realizzazione di questa tipologia di unità abitativa, che permetterà non solo di ridurre l'impatto ambientale, il consumo delle fonti energetiche esauribili, ma anche i tempi di costruzione delle abitazioni stesse.

Requisiti della casa passiva in legno che produce energia per ottenere la certificazione della PHI

La casa passiva in legno che produce energia da fonti rinnovabili per essere considerata una vera casa passiva deve necessariamente soddisfare dei requisiti, in base alla seguente tabella:

Requisiti della casa passiva

Valori

Fabbisogno energetico per il riscaldamento
15 kWh/(m²a)
Carico termico nel periodo invernale 10 W/m²
Fabbisogno energetico per il raffrescamento
15 kWh/(m²a)
Carico termico nel periodo estivo
10 W/m²
Tenuta all'aria 0,6/h
Fabbisogno energetico primario di energia 120 kWh/(m²a)

Per comprendere meglio: il video informativo della casa passiva in legno e certificazione

Il video seguente, in cui a parlare è proprio il Sindaco Floriano Zambon del Comune di Conegliano, spiega che il modello della casa passiva in legno che produce energia "anticipa quello che potrà essere alla base della riqualificazione del quartiere di via dei Mille, di edilizia residenziale pubblica destinata al social housing". Infatti, spiega ancora il Sindaco, le nuove strutture abitative che il Comune, d'intesa con Ater e Conegliano Servizi, realizzerà nella zona residenziale di via dei Mille adotteranno il sistema e le modalità di realizzazione di questo progetto innovativo di Scomigo.

Secondo il Sindaco Zambon è necessario: "pensare non solo ad una qualità abitativa determinata dai materiali e dal risparmio energetico, ma anche ad una sostenibilità del vivere, che si basi sia sull'approvvigionamento da fonti rinnovabili sia dalla sostenibilità della spesa di mantenimento, finalizzata all'autosostentamento non solo del singolo appartamento o casa ma del contesto intero in cui viviamo. In sintesi, se produciamo più energia di quella che consumiamo, è corretto incanalare il surplus per ridurre le spese generali".

Autore

Dott.ssa Maria Francesca Massa

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