La casa passiva in legno

Tra i diversi materiali che è possibile utilizzare per la realizzazione di una Casa Passiva, il legno è uno dei più comuni nonché uno dei più consigliati in quanto materiale ecologico per antonomasia.


Gli edifici passivi possono essere realizzati con ogni tipologia di materiale, dal cemento armato alla muratura, al legno e così via. In questa sede ci occuperemo solo degli edifici passivi in legno. Affinché sia possibile realizzare una casa passiva, è necessario che il calore proveniente dal sole, unito a quello interno prodotto da elettrodomestici e dagli abitanti della casa, sia quasi sufficiente a coprire il fabbisogno energetico invernale. Per mettere in pratica questo principio, è opportuno prendere in considerazione alcuni criteri con i quali realizzare una casa passiva, anche in legno.

Innanzitutto è bene prevedere un orientamento ottimale dell'edificio, preferendo l'esposizione e il posizionamento delle vetrate più ampie a sud. Bisognerà, inoltre, prevedere un rapporto ottimale tra la superficie dell'involucro e la volumetria; provvedere alla corretta impermeabilità al vento dell'involucro esterno; realizzare un efficace isolamento termico dell'involucro, adoperando i materiali isolanti più idonei; utilizzare finestre con telai e vetri termici, uniti a sistemi interni di ventilazione che consentono di sfruttare al meglio il calore dell'edificio.

Un esempio di casa passiva in legno è la Residenze Lochbaur di Merano (Bolzano). Si tratta di un insediamento residenziale realizzato tra il 2006 e il 2007 e composto da tre edifici in legno che rispondono ai criteri Passivhaus. L'area su cui sorgono le tre strutture, precedentemente occupata da due edifici poi demoliti, è in pendenza e questo ha permesso di realizzare un piano interrato in cemento armato che ospita i garage, mentre al di sopra del piano interrato è stata realizzata una terrazza che funge da giardino e da orto per le case. Al di sopra della terrazza sorgono gli edifici.

Si tratta di strutture composte da elementi prefabbricati in legno montati sulla base in cemento armato della terrazza, rivestiti da pannelli in OSB e cartongesso nella parte interna, mentre la parte esterna è rivestita o da pannelli in fibra di legno intonacata oppure da pannelli in fibra di legno e facciata ventilata rivestita da listelli di larice. L'isolamento è realizzato mediante cellulosa ottenuta tramite il riciclaggio di carta di giornale. «I fiocchi a fibre lunghe, che garantiscono l'assenza di movimenti di assestamento anche in caso di spessore elevato, si infeltriscono costituendo un materassino su misura privo di fughe». Il sistema costruttivo, combinato all'utilizzo di vetrate a triplo vetro e della ventilazione meccanica controllata con recupero di calore, ha permesso di realizzare edifici il cui consumo energetico è pari a 7 kWh/m2a. [1]

Lochbaur

(Residenze Lochbaur di Merano, Bolzano - da Infobuildenergia.it)

Si può osservare un altro esempio di casa passiva in legno, tenendo comunque in considerazione che si tratta di prototipi e che la diffusione del sistema Passivhaus dipenderà anche dalla capacità di abbassare i costi di produzione attraverso la produzione in serie degli elementi. Si tratta di una "casa solare" localizzata ad Ebnat-Kappel, un paesino della Svizzera, destinata ad ospitare alloggi per anziani. L'edificio presenta un unico piano ed è realizzato interamente con elementi lignei prefabbricati. Trovandosi in una zona molto ventosa, si è scelto di costruire un edificio basso, di circa 3,3 metri nella facciata esposta a nord. Questa facciata, insieme al tetto, è stata isolata termicamente con fiocchi di cellulosa. La facciata sud, invece, è leggermente più alta ed è composta per il 38% di ampie vetrate, mentre il restante 62% è costituito da elementi in cui sono stati inserite cassette di paraffina che accumulano il calore. Quando la parete – che ha un elevato spessore e quindi accumula bene il calore - si riscalda sotto l'azione del sole, trasmette il calore all'interno e lo mantiene per un tempo prolungato grazie alla sua inerzia termica. Nell'intercapedine dei vetri, inoltre, è stata posta una lastra di plexiglas prismatico che riflette la luce diretta all'esterno quando l'altezza del sole supera i 40 gradi. Questo fa sì che la luce diretta passi solo d'inverno, mentre d'estate si evita l'accumulazione eccessiva di calore. Il tutto è corredato da un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica e di pompe di calore per la produzione di acqua calda.
Il costo di costruzione di questa villetta è stato di circa 400 mila euro, ma trattandosi di un prototipo, è probabile che i costi possano diminuire notevolmente in relazione alla produzione in serie degli elementi. [2]

solar house

(Solar House di Ebnat-Kappel, Svizzera - da Ch-forschung.ch)

(Nell'immagine in alto, un particolare delle Residenze Lochbaur - da S3.amazonaws.com)

[1] Residenze Lochbaur, Legnoarchiterrura n. 1, ottobre 2010

[2] Barbara Bartoli, La Casa Passiva. Standard energetici per un'abitazione ecologica, Esselibri, Napoli, 2010

Autore

Dott.ssa Serena Casu

A cura della Dott.ssa Serena Casu

Appassionata e attenta conoscitrice di tematiche ambientali, modalità costruttive alternative ed eco-compatibili, sistemi di costruzione ecologica e metodi alternativi per la produzione di energia.

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