Bosco verticale: le torri di Milano ammirate in tutto il mondo

Le torri milanesi, frutto dell'eccellenza italiana applicata alle energie rinnovabili, ecosostenibilità, design, ed architettura, sono premiate con l' International Highrise Award e riconosciute ottime dal ferreo sistema statunitense di classificazione dell'efficienza energetica LEED.


Il bosco verticale è un complesso abitativo costituito da due torri frutto dell'idea di Stefano Boeri, direttore dello studio di architettura composto da Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra. I lavori di costruzione sono iniziati alla fine del 2009,  ed a causa della crisi che ha colpito l'azienda vincitrice dell'appalto ed ha rallentato i lavori, la costruzione è stata inaugurata nel mese di Ottobre 2014.

L'immagine ritrae uno dei grattacieli ancora in costruzione contornato di impalcature e sovrastato da gru(Foto del bosco verticale durante il periodo di costruzione)

DETTAGLI DEL PROGETTO

Le due torri sono installate nel tessuto urbano del quartiere storico "Isola di Milano", sorto a cavallo fra il XIX e il XX secolo nei pressi di Porta Garibaldi ( Zona 9 di Milano), che si sviluppa tra via De Castillia e via Confalonieri, con lo scopo finale di riqualificare la zona ed aumentarne la capacità abitativa. La torre più alta, che misura 110 metri di altezza, è composta da 27 piani ed ospita 550 arbusti i quali misurano dai tre ai nove metri, mentre la seconda, che si sviluppa su 27 piani ed è alta 76 metri, ospita 350 piante di diversa specie.

L'immagine è composta da tre foto, due delle quali ritraggono la facciata esterna delle torri, mentre l'altra è una ricostruzione degli spazi interni dove sono piantati gli arbusti(Le tre immagini raffigurano da una parte gli esterni delle torri, e dall'altra la disposizione delle piante sui balconi tramite una riproduzione degli interni)

PAROLA CHIAVE: SOSTENIBILITA'

Le torri, oltre ad offrire un design alternativo, produrranno grossi miglioramenti sulla qualità della vita dei cittadini milanesi grazie all'opera di assorbimento delle polveri sottili, l'assorbimento dello smog, la produzione di ossigeno e la riduzione della percezione relativa all'inquinamento acustico. Tutto ciò è possibile grazie alla grande quantità di verde piantato sugli edifici, equivalente a quello presente in 20000 mq di macchia boschiva.
Come se non bastasse, è previsto che le torri siano autosufficienti, sotto il punto di vista energetico, grazie all'integrazione tra l'energia proveniente dai 500 mq di pannelli fotovoltaici installati, e quella prodotta tramite impianti eolici e geotermici. In fine per ridurre lo spreco dell'acqua, tutte le piante saranno irrigate tramite un impianto centralizzato  il quale, previa filtrazione, userà le acque reflue provenienti dai due edifici.

L'immagine ritrae le due torri da una diversa angolazione(Ricostruzione della vista delle due torri da diversa angolazione)

APPREZZAMENTI PROVENIENTI DA TUTTO IL MONDO

Il bosco verticale, oltre ad essere oggetto di attenzioni provenienti da testate giornalistiche , media e riviste periodiche  d 'informazione italiane, è stato apprezzato in diversi contesti internazionali: Il Financial Times ha dedicato mezza pagina di complimenti verso il progetto, la Bbc sta sviluppando un reportage relativo allo sviluppo del progetto ed in fine l'opera  è stata premiata con l' International Highrise Award, organizzato dal Comune di Francoforte Deutsches Architekturmuseum e DekaBank.

Foto da un balcone delle torri dal quale sembra di essere immersi nella foresta(Foto da uno dei molti terrazzi presenti sulle torri)

Quest' ultimo è un premio che, ogni due anni a partire dal 2003, viene assegnato all'opera più meritevole a seguito di una  competizione internazionale nella quale vengono considerati gli edifici di altezza superiore ai 100 metri, a seconda di parametri quali sostenibilità, qualità degli spazi interni, design ed integrazione nel tessuto urbano.
Il bosco verticale è stato scelto da una giuria presieduta da Christoph Ingenhoven, vincitore dello scorso International Highrise Award, e composta, tra gli altri, da Felix Semmelroth, capo del dipartimento per la cultura e la scienza della città di Francoforte. Le opere partecipanti alla competizione erano  più di 800 ed è stata scelta quella italiana per l'espressione che esprime riguardo il bisogno dell'uomo di stare a contatto con la natura, oltre alle indiscutibili qualità che esprime nel contesto ecologico e del design.

L'immagine ritrae lo spazio interno delle torri ed in particolare un atrio molto ampio e luminoso con portiere, scale a vetri ed ascensori(Ricostruzione dell'atrio di una delle due torri)

Autore

Emiliano Salamone

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