L'isolamento a cappotto di una casa prefabbricata in legno

L'isolamento a cappotto interno ed esterno. Quali sono i benefici? Le soluzioni alternative per i materiali impiegati nelle case prefabbricate in legno. Le dimensioni ideali di una coibentazione.


Oramai è ampiamente nota e riconosciuta la funzione principale dell'isolamento a cappotto, cioè quella di limitare il più possibile lo scambio termico tra l'interno delle abitazioni con l'esterno.

Migliori sono i materiali impiegati, maggiore sarà la resa. Inoltre, gran parte della prestazione del cappotto, è dovuta anche alla posizione che esso occupa tra le pareti perimetrali. Solitamente, infatti, viene posizionato sul lato esterno delle case, sulla facciata, per intendersi, in quanto proprio la sua natura gli consente di fungere da barriera protettiva contro il freddo, oltre che garantire una protezione meccanica dagli agenti atmosferici.

QUANDO "IL CAPPOTTO" SI POSIZIONA ALL'INTERNO DELLE ABITAZIONI

Montare il cappotto sul lato interno non garantisce le stesse prestazioni previste. Infatti, scoprendo la parte esterna degli edifici, soggetta all'azione climatica e atmosferica, si provoca il raffreddamento delle mura, con il risultato di sovraccaricare la funzione coibente dell'ultimo strato isolante. La funzione stessa del cappotto serve a coprire le abitazioni e tenerle il più possibile cautelate contro il freddo esterno, privando la struttura di un elemento indispensabile; sarebbe un po' come quando si decide di andare fuori casa e non coprirsi bene.

Tuttavia esistono dei campi in cui la coibentazione esterna è pressoché impossibile: si tratta del restauro architettonico. In questo caso non sempre è possibile montare un cappotto a facciata, soprattutto quando si tratta di edifici storici, dunque l'isolamento dall'interno diventa una scelta obbligatoria.

Cappotto interno

Quando, invece, lo stesso metodo viene impiegato per gli edifici in legno la situazione cambia. In questi casi, le pareti in telaio presentano una struttura ben isolata, ma nonostante ciò, i montanti in legno massiccio o in lamellare possiedono una conduttività maggiore rispetto a quella dei pannelli, rappresentando, dunque, un inevitabile ostacolo all'isolamento termico complessivo dell'edificio.

LE TIPOLOGIE DI CAPPOTTO UTILIZZATE IN ITALIA

La realizzazione dei cappotti da parte delle aziende di case prefabbricate prevede sono molteplici soluzioni che comprendono i materiali impiegati, lo spessore e la densità.

Cappotto interno

Alcune pareti in legno, fabbricate dalle aziende italiane, presentano già una struttura isolante all'interno del telaio, tuttavia la coibentazione è costituita da sistemi strutturali leggeri, in genere lana minerale o di vetro, dunque, l'impiego di materiali coibenti ad alta densità è d'obbligo.

Gli isolamenti più efficienti, montati sulle case prefabbricate si dividono tra fibra di legno, polistirene espanso, lana di roccia e sughero.

LA FIBRA IN LEGNO

La fibra in legno è uno dei materiali più impiegati per la realizzazione dei cappotti, oltre a risultare ecocompatibile, dalla produzione all'eventuale smaltimento. Essa ha caratteristiche meccaniche eccellenti, tra i quali un alto valore di conducibilità termica (0,04 W/mK), il quale garantisce un efficace protezione delle pareti dell'edificio dalle temperature più fredde, un'ottima permeabilità al vapore e un efficace regolazione del tasso di umidità dell'ambiente (Fonte Caseprefabbricateinlegno.it).

Nel corso del tempo, la fibra in legno può presentare delle problematiche relative al fatto che questo materiale non resiste all'acqua, dunque, potrà perdere le proprie capacità isolanti e, nei casi più estremi, giungere alla decomposizione per marciume. Infatti, solitamente, la fibra in legno è adottata per realizzare il cappotto interno dell'edificio, in modo tale da non incorrere rischi di varia natura.

Fibra di legno
I costi, tuttavia sono più alti rispetto ad altri materiali impiegati per la copertura delle case in legno, ad esempio il polistirene.
In altri casi, le aziende inseriscono la fibra di legno tra i montanti strutturali e abbinano un cappotto esterno in EPS (o polistirene espanso) o in lana di roccia.

EPS

Il cappotto in EPS (di origine petrolchimica) è largamente utilizzato da molti costruttori (soprattutto per la realizzazione delle case in legno nel nord Europa). Esso si presenta come un materiale estremamente leggero ma robusto allo stesso tempo, è traspirabile, facile da tagliare e posare in opera, presenta un alto isolamento e, inoltre, è chimicamente neutro e garantisce una grande tenuta proteggendo efficacemente la struttura dell'edificio dagli agenti esterni.

I pannelli montati sulle case prefabbricate provengono dal riciclo di altri materiali in polistirene, scongiurando, dunque, di gravare sull'ambiente. I costi sono molto convenienti.

LANA DI ROCCIA

La lana di roccia minerale è un materiale incombustibile, fonoassorbente, termoisolante e presenta una conformazione chimica che si mantiene stabile, impedendo, così, la formazione di muffe o funghi. Tuttavia, risulta essere un materiale molto leggero che necessita di una protezione di intonaco stratificata all'esterno. I costi si mantengono bassi.

Lana di roccia

SUGHERO

Il sughero è tratto da una parte della corteccia delle querce mediterranee. Il materiale presenta una grande capacità di isolamento termico e acustico, si comporta, inoltre come traspirante al vapore, garantendo un'adeguata protezione all'esterno.
I costi del sughero sono classificabili tra i più alti.

LA DIMENSINE DEL CAPPOTTO

Lo spessore del cappotto isolante influisce notevolmente sulla buona resa delle prestazioni. Talvolta le aziende propongono una tipologia di rivestimento parietale non molto grande, assecondando l'esigenza del committente di risparmiare a livello economico. In realtà, maggiori sono le dimensioni, più elevato sarà il contributo isolante del cappotto (solitamente lo spessore ideale si aggira tra i 10-12 cm), dunque risparmiare non vale la pena.
Alle dimensioni adatte del cappotto va abbinato anche un intonaco di adeguato spessore e granulometria.

VIDEO - ISOLAMENTO TERMICO E ACUSTICO KNAUF

Autore

Dott.ssa Sara Tomasello

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