Bioedilizia: la strada per superare la crisi del settore

Risparmio economico, blocco dei licenziamenti,nuovo lavoro e tutto ad inquinamento bassisimo. Caratteristiche della ristrutturazione sostenibile e bioedilizia.


I dati resi disponibili da Bankitalia fotografano la situazione del settore edilizio in Italia: negli ultimi sei anni l'attività edile nel nostro paese è crollata del 30%, che equivale ad una perdita, in termini di prodotto interno lordo (PIL), di circa 1,5 punti percentuali. Il momento di grande crescita del settore è iniziato negli anni '90 ed è durato per 16 anni, oggi invece ci troviamo di fronte ad una crisi che, in determinate regioni, prende i contorni di una vera e propria catastrofe.
Il problema che sta alla base della crisi del settore sono le risorse economiche che, oltre a non permettere la creazione di lavoro, danno l'opportunità alle varie aziende in crisi e che vogliono mantenersi in vita di licenziare i lavoratori, motivo per cui il tasso di disoccupazione in Italia si aggira intorno al 13,2%.

La situazione delle costruzioni in Italia, però, presenta uno scenario dove è presente una grossa opportunità , la quale deve essere sfruttata dalle aziende attive nel settore dell'edilizia, che è rappresentata dalle ristrutturazioni. Infatti in un momento in cui gli investimenti sono in forte riduzione, le ristrutturazioni degli edifici già esistenti rappresentano attività con molteplici benefici per l'ambiente, e per l'occupazione nel settore edilizio e nell'indotto, grazie al fatto che un'opera di ristrutturazione presenta un costo realizzativo molto inferiore, ed un impatto ambientale quasi zero rispetto ad una nuova costruzione.

L'immagine raffigura una ristrutturazione completa in corso nella quale lavorano diverse gru.(Ricostruzione completa, ad impatto zero, di un edificio del 1964  avvenuta a San Francisco)


In merito a questa situazione, si è svolto a Sassari nella sede dell'Ente Scuola edile delle province del Nord Sardegna (Esep), un incontro organizzato in collaborazione con la Facoltà di Architettura dell'Università di Sassari e gli Ordini professionali di Architetti, Ingegneri e Geometri, il quale rientra in un progetto più ampio intitolato "Il recupero del patrimonio immobiliare per l'edilizia eco-sostenibile" finanziato dalla Regione Sardegna.

Durante l'incontro si è parlato della situazione critica che sta vivendo il settore delle costruzioni, ma si è anche spiegato che c'è una nuova strada da percorrere la quale può rivelarsi quella che porterà lentamente l'edilizia fuori dalla stagnazione, cioè la ristrutturazione ecosostenibile. I partecipanti hanno avuto l'occasione di conoscere nuovi materiali grazie all'allestimento di un'esposizione di prodotti, tra i quali: software finalizzati alla progettazione dell'efficienza energetica degli edifici; materiali per l'isolamento acustico realizzati con materiale riciclato proveniente da pitture, vernici ed intonaci; apparecchiature che utilizzano tecnologie elettrosmotiche al fine di eliminare l' umidità presente negli edifici già esistenti. In oltre sono stati presentati dei progetti per la riqualificazione dei vecchi edifici, i quali sono basati su tecniche a basso impatto ambientale fondate sul riuso dei materiali provenienti dagli edifici preesistenti ma non solo, anche da altri settori industriali come, ad esempio, quello aerospaziale.  

In altri paesi la bioedilizia, e soprattutto la ristrutturazione ecosostenibile, è già una realtà affermata che rende possibile il risparmio di aree non ancora edificate. La ristrutturazione, poi, permette un risparmio anche in termini economici ed  ambientali che deriva dal riciclo dei materiali. In Italia la ristrutturazione sostenibile potrebbe essere la strada giusta per l'uscita dalla crisi del settore edilizio ed anche, se non soprattutto, un modo per ridurre i rischio idro-geologico proveniente dall'edificazione irregolare e dal disboscamento.

Autore

Emiliano Salamone

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