Countdown per il Solar Decathlon Europe. I 20 progetti in concorso
Uno sguardo ai venti progetti che tra pochi giorni si sfideranno al Solar Decathlon Europe, competizione internazionale per la realizzazione di progetti sostenibili di edifici a energia zero.
Manca meno di un mese all'inizio delle competizioni per il Solar Decathlon Europe, concorso internazionale tra progetti di abitazioni sostenibili energeticamente autosufficienti che si svolgerà dal 28 giungo al 14 luglio in Francia, a Versailles. Venti le squadre in concorso quest'anno, provenienti dalle università di 16 paesi diversi, i cui prototipi di abitazioni sostenibili si sfideranno in dieci prove valutate da sei giurie internazionali.
Conosciamo in dettaglio i venti progetti che quest'anno si sfideranno al Solar Decathon Europe di Versaille.
Philéas (Francia)
Il progetto presentato dalla squadra francese è parte di un più ampio programma di promozione e ammodernamento della città di Nantes, per la quale si prevede di incorporare le attività agricole all'interno del contesto metropolitano, con lo scopo di creare nuove iniziative economiche e favorire le reti di relazioni sociali. Philéas è una parte di questo importante progetto, e prevede l'ammodernamento e la conversione di un grande edificio di Nantes chiamato CAP 44, risalente al 1895, e situato di fronte ad un'area verde chiamata The Misery's Quarry. Il progetto del team francese prevede la riqualificazione spaziale ed energetica dell'edificio, e la creazione di un orto cittadino nell'area circostante, come primo passo per la conversione verde della città di Nantes.
Ressò (Spagna)
Il team spagnolo propone un progetto di riqualificazione urbana della città di Barcellona che coniuga la necessità di una riqualificazione energetica degli edifici alla altrettanto necessaria diminuzione dell'esclusione sociale. La rigenerazione degli spazi esistenti è l'attività alla base di una più generale rigenerazione urbana. Il prototipo presentato al Solar Decathlon è un edificio di forma cubica energeticamente autonomo destinato ad attività comunitarie, adattabile a qualsiasi contesto e pensato per essere fruito e gestito dai cittadini in base alle loro preferenze.
Efden (Romania)
Il prototipo del team dell'università di Bucharest consiste in una serra interna alle abitazioni, realizzata attraverso un involucro che si comporta come una cella: può essere diviso o moltiplicato creando sempre spazi omogenei. Lo scopo della squadra è dimostrare la possibilità di una condivisione tra spazi urbani e spazi naturali, per incrementare il comfort fisico e psicologico degli abitanti delle città.
Renaihouse (Giappone)
Il progetto dell'università giapponese nasce dall'esperienza del terremoto-tsunami di Fukushima nel 2011. Il progetto intende fornire agli abitanti della zona colpita dalla tragedia una soluzione abitativa che consenta una rinascita di Tohuku, città cui il progetto è destinato, permettendo agli abitanti di vivere la propria vita nel rispetto dell'ambiente, come comunità sostenibile.
The Skin (Olanda)
La squadra olandese ha ideato un prototipo di involucro esterno da posizionare nei vecchi edifici, consapevoli della necessità di una riqualificazione delle strutture esistenti. Le vecchie case non sono solo edifici, ma abitazioni che racchiudono la vita di differenti generazioni. Il rinnovamento di queste abitazioni attraverso una "pelle" esterna consente di renderle più ecologiche, assicurando a tutte le generazioni la possibilità di soddisfare pienamente i loro bisogni. Il prototipo presentato al Solar Decathlon presenta anche un'interfaccia che consente di controllare lo stato dell'abitazione (energia, ventilazione, elettricità ecc)
Embrace (Danimarca)
Il team danese si prefigge l'obiettivo di rispondere alla crescente densità della città di Copenhagen mantenendo il territorio vivibile e sostenibile. A questo scopo ha sviluppato un prototipo di abitazione che, oltre alla presenza di uno spazio privato – energeticamente autonomo grazie all'adozione di strategie passive – prevede anche la presenza di uno spazio pubblico esterno coperto.
Casa Fenix (Francia e Cile)
Il progetto franco-cileno è una risposta al costante bisogno di abitazioni d'emergenza in un territorio, come quello cileno, soggetto a frequenti e distruttivi terremoti, in seguito ai quali vi è sempre un aumento esponenziale dei senzatetto. Il prototipo presentato al Solar Decathlon è una unità modulare prefabbricata energeticamente efficiente, che può facilmente essere trasportata e montata con semplicità e rapidità nel luogo in cui serve.
Techstyle Haus (Germania e Stati Uniti)
L'idea alla base della Techstyle Haus ruota intorno all'utilizzo di materiali tessili appositamente studiati per essere altamente performanti e migliorare la climatizzazione passiva dell'edificio. Sono anche leggeri, consentendo il facile trasporto degli elementi, e permettendo la creazione di spazi diversi e adattabili in base ai bisogni di ciascun componente dell'abitazione.
Adaptive Haus (Thailandia)
La squadra tailandese ha realizzato un prototipo di abitazione solida e sostenibile, in grado di resistere a terremoti e inondazioni che frequentemente colpiscono la popolazione. Il progetto prevede la realizzazione di veri e propri villaggi, costituiti da case in legno certificato trasportabili su strada o sull'acqua, che presentano spazi e servizi comuni (energia, bacini di raccolta dell'acqua ecc), così da assicurare la condivisione delle risorse anche in periodi di emergenza.
Your+ (Svizzera)
Il progetto del team svizzero intende fornire un'alternativa sostenibile all'area intorno al centro storico di Lucerna, caratterizzata dalla moltiplicazione di edifici residenziali e commerciali. Il prototipo presentato al Solar Decathlon, adottabile su larga scala, presenta un padiglione composto da tre zone indipendenti: un'entrata pubblica, un'area semi-pubblica con la cucina, e uno spazio privato con camere da letto e bagno. I volumi sono connessi tra loro mediante una zona di transizione nella quale sono presenti anche i dispositivi per il controllo energetico.
Casa (Messico)
La squadra messicana ha realizzato un prototipo appositamente studiato per l'area metropolitana della Valle del Messico, la terza area metropolitana del mondo per numero di abitanti, e zona a costante rischio idrogeologico. Il prototipo messicano intende realizzare una proposta di casa sostenibile in grado di rispondere all'estensione urbana e ai cambiamenti climatici.
OnTop (Germania)
Il progetto del team tedesco è pensato per la città di Francoforte, caratterizzata dalla presenza di edifici post-bellici che presentano molti spazi inutilizzati (tetti, terrazze e spazi elevati), nei quali è possibile inserire ulteriori elementi per incrementare la densificazione attraverso l'uso simbiotico di tecnologie solari, che consentono l'aumento dell'efficienza energetica sia delle vecchie che delle nuove strutture.
LiveLib (Francia)
Il team francese ha proposto la creazione di un complesso residenziale composto da due elementi: un cuore multifunzionale con struttura a torre e gestione pubblica e una serie di abitazioni private incapsulate nella torre. Il cuore centrale provvede a fornire la produzione energetica e a gestire la ventilazione, il rifornimento d'acqua e la gestione dei rifiuti, così da consentire la condivisione delle risorse tra gli abitanti delle capsule residenziali.
SymbCity (Spagna)
La squadra spagnola presenta un prototipo per migliorare la densificazione delle aree urbane attraverso un corretto utilizzo degli spazi inutilizzati sulla cima degli edifici (tetti e terrazze), sui quali creare abitazioni, attività commerciali o altri servizi. Il prototipo presentato al Solar Decathlon prevede anche la realizzazione di una "pelle" esterna da posizionare sugli edifici, che serve alla regolazione termica attraverso la messa in atto di una serie di strategie passive.
Maison Reciprocity (Francia e Stati Uniti)
Il prototipo presentato dalla squadra franco-statunitense è un progetto di social housing intelligente, adattabile, conveniente ed energeticamente efficiente, che attraverso la commistione tra densità, flessibilità e personalizzazione vuole rispondere alla duplice necessità dei residenti di spazi privati e possibilità di interazione in ogni area del globo.
Rooftop (Germania)
Il progetto tedesco si pone l'obiettivo di fornire una soluzione per i problemi tipici dettati dall'estensione delle città e dall'incremento della popolazione: inquinamento dell'aria, inquinamento acustico, consumo energetico e pressioni del mercato immobiliare. Il prototipo è pensato per la città di Berlino, e consiste in una riqualificazione dei tetti degli edifici e degli attici spesso vuoti e abbandonati, per la realizzazione di abitazioni energeticamente efficienti e per la creazione di spazi sociali.
Rhome for Dencity (Italia)
Per conoscere il progetto del team italiano si rimanda a questo articolo.
H Naught (India)
Il progetto del team indiano intende realizzare una casa solare a energia zero che consenta di rispondere in modo sostenibile all'enorme crescita economica del paese e al conseguente incremento esponenziale della richiesta di energia e di abitazioni urbane a costo accessibile
Tropika (Costa Rica)
Replicabilità, accessibilità, efficienza, versatilità e sostenibilità sono le parole chiave del progetto Tropika. Il progetto presentato al Solar Decathlon intende fornire una risposta all'invecchiamento della popolazione del Costa Rica, creando una soluzione abitativa per gli anziani che sia energeticamente efficiente, confortevole e che al tempo stesso offra sia spazi privati che aree comuni, fornendo la duplice opportunità di vivere in modo indipendente pur mantenendo i contatti con la comunità.
Orchid House (Taiwan)
Il prototipo presentato al Solar Decathlon consiste in una struttura da posizionare sul tetto degli edifici di Taipei, la cui struttura risponda alle esigenze climatiche del luogo, caratterizzato da temperature alte e clima umido, alle quali il progetto intende rispondere con una struttura ecologica energeticamente efficiente.
Autore
Dott.ssa Serena Casu